Altare di San Luigi Gonzaga a Sant` Ignazio
Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Protesi vere o rappresentate, Oggetti vari
Il corpo di Luigi Gonzaga fu portato all’indomani della sua morte, avvenuta nel 1590, nella chiesa dell’Annunziata. Solo nel 1641, quando fu coperta la volta della navata centrale, fu possibile trasportare il corpo santo all’interno della chiesa di Sant’Ignazio. Fu a lui dedicata la seconda cappella a destra che era situata sotto le stanze del Collegio Romano in cui san Luigi era vissuto e morto. La cappella era fin dal 1629, prima dunque della costruzione della chiesa, di proprietà del marchese Scipione Lancillotti (due volte guarito per intercessione del beato) che si premurò di traslare nel 1649 il corpo e di affidare i lavori all’architetto Carlo Rainaldi. Contrasti tra l’architetto e il Rettore e soprattutto la morte del marchese fermarono i lavori. Quando il cardinale Giuseppe Sacripanti assunse il patronato della cappella cambiò e la dedicò al santo di cui portava il nome e fece completare i lavori. Il corpo venne traslato nell’altare del braccio destro del transetto i cui lavori di costruzione iniziarono nel 1697 e terminarono due anni dopo. Committente fu Ottavio Maria Lancillotti. Il santuario di san Luigi Gonzaga comprende anche le stanze in cui il santo dimorò dal 1587 al 1590 trasformate in oratorio all’indomani della beatificazione del santo avvenuta nel 1605 sotto Paolo V. Nelle stanze del Collegio Romano ha dimorato anche san Giovanni Berchmans il cui sepolcro è posto nell’altare del braccio sinistro del transetto speculare a quello di san Luigi del quale ripete anche le forme. Il marchese Scipione Lancillotti ottenne il patronato sulla prima cappella dedicata a Luigi Gonzaga (la seconda di destra) che divenne nel 1709 propietà del cardinale Giuseppe Sacripanti. La famiglia divenne quindi propietaria dell’attuale altare posto nel braccio destro del transetto.
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