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Attualmente il santuario consiste in un oratorio a navata unica, concluso da una zona presbiteriale absidata cui si accede salendo due gradini fiancheggiati da balaustre. La facciata è divisa da una cornice marcapiano in due ordini, sormontati da timpano triangolare. Ai lati della facciata spiccano due coppie di lesene. Il santuario è dotato di una torre campanaria.Descrizione: L’immagine dipinta su muro raffigura la Vergine assisa su uno scranno in atto di allattare il Bambino. Lo stile tardogotico indurrebbe a datare l’affresco tra il XIV e il XV secolo. Entrata in uso: tra l’anno 1632 e l’anno 1679 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Appesi lungo le pareti dell’oratorio Note sulla raccolta: In un documento del 1761 si dice dalle mura dell’oratorio pendono varie tavolette, appese per grazia ricevuta. Secondo testimonianze visive, fino a non molti anni fa, le pareti della sacrestia e i due piccoli locali adiacenti all’altare erano letteralmente tappezzati di quadretti ex voto. Nella mostra diocesana degli ex voto dei santuari della diocesi, tenutasi a Lodi nel maggio-giugno 1980, furono esposte quattro tavolette provenienti da Roncomarzo. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Altro Conservazione attuale: Nel locale a sinistra dell’altare
Non si son tramandati miracoli, ma molte grazie sono state ricevute, come attestano i numerosi ex voto che in passato sono stati dedicati alla Vergine.
La data 1679 riguarda il santuario vero e proprio; più antico risulta il primo documento in cui si parla della chiesa in quanto tale. Esso è inserito nel libro dei Decreti che il vescovo Antonio Scarampo compilò a seguito della sua visita nella parrocchia di Mulazzano nel 1573. La chiesa di Roncomarzo risulta dedicata a San Giovanni Evangelista ed è in cattive condizioni: il vescovo ordina la demolizione per evitare che scada a usi profani. Nel 1679, invece, è in visita a Mulazzano il vescovo Bartolomeo Menatti. Egli dà per scontato che la chiesa, ormai cadente, sia stata del tutto abbandonata. La trova invece riparata perchè ..da pochi mesi il popolo ha cominciato a venerare una immagine della Beata Vergine Maria, dipinta su una parete, e sono state fatte molte offerte colle quali l’oratorio è stato restaurato. La tradizione plurisecolare narra che un giorno un contadino, mentre con i buoi arava i campi, dovette arrendersi alle sue bestie che non volevano più proseguire. Visto che minacce e pungoli non servivano a nulla, cercò di indagare e si accorse che quasi sotto gli zoccoli dei buoi si scorgeva qualcosa di simile a un quadro. Lo estrasse e constatò che si trattava di un pezzo di muro con un dipinto raffigurante la Vergine. Fece accorrere i compaesani i quali trasportano il lacerto di affresco nella chiesa vicina. Nella notte tra il 14-15 novembre 1694 si verifico un furto: venne forzata la porticina verso il cascinale, rotto il vetro che copriva l’immagine della Vergine dipinta sul muro, rubati gli ex voto e gli ornamenti. Un altro furto si verificò nel 1714. Indulgenza il 16 aprile 1902.

26837 Mulazzano LO, Italy
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