Santuario Beata Vergine Addolorata della Coronella: Un Tesoro di Fede e Storia a Galliera
Immerso nella campagna bolognese, il Santuario della Beata Vergine Addolorata della Coronella a Galliera rappresenta un luogo di profonda spiritualità, intriso di storia e di arte. Questo luogo sacro, testimone di secoli di devozione, invita i visitatori a un percorso di fede e scoperta.
Le Origini: Eremiti, Sant’Antonio Abate e la Nascita del Culto Mariano
La storia del santuario affonda le radici nel lontano 1289, quando un gruppo di eremiti agostiniani si stabilì in questa zona, dedicandosi alla preghiera e alla vita contemplativa. In seguito questi eremiti confluirono nell’ordine dei Servi di Maria. Precedentemente all’attuale santuario, sorgeva una cappella dedicata a Sant’Antonio Abate, figura di spicco nel monachesimo cristiano e invocato come protettore degli animali e dei campi.
L’anno di svolta fu il 1660, quando il Priore del convento decise di commissionare un’immagine della Beata Vergine Addolorata. Questo dipinto segnò l’inizio di una profonda devozione mariana, alimentata anche da eventi miracolosi che attirarono fedeli da ogni dove.
Immagine d’esempio della Beata Vergine Addolorata
Dalla Cappella al Santuario: Un Percorso di Fede e Ricostruzione
Le frequenti alluvioni del fiume misero a dura prova la cappella originaria. Tuttavia, la crescente venerazione per l’immagine miracolosa spinse i Frati Serviti a intraprendere la costruzione di un nuovo santuario tra il 1776 e il 1777. Il piccolo oratorio preesistente fu quindi riedificato nelle forme che possiamo ammirare ancora oggi, testimoniando la forza della fede e la determinazione della comunità locale.
Architettura e Arte: Un Santuario Rivelato
L’edificio sacro si presenta con linee semplici ed eleganti, tipiche dell’architettura del XVIII secolo. All’interno, l’elemento centrale è l’immagine della Beata Vergine Addolorata, fulcro della devozione popolare. Sebbene non siano disponibili informazioni precise sulla raccolta di ex voto, è plausibile immaginare che il santuario custodisca testimonianze di grazie ricevute e miracoli attribuiti all’intercessione della Vergine.
Vicende Storiche: Soppressioni Napoleoniche e Ritorno al Culto
Come molti altri luoghi di culto, anche il Santuario della Coronella subì le conseguenze delle soppressioni napoleoniche. Alla fine del 1798, il convento fu messo in vendita e divenne proprietà privata, passando dalla famiglia Pirani alla famiglia Bonora. Nonostante questo cambiamento, le famiglie mantennero viva la devozione, assicurando l’officiatura festiva e la celebrazione delle ricorrenze mariane. Dopo un periodo di abbandono, il santuario è stato finalmente restaurato e riaperto al culto nel 1988, grazie all’impegno della Parrocchia di Galliera.
Spunti per una “Ricerca Avventurosa” nel Santuario
Oltre alla sua dimensione spirituale, il Santuario della Coronella offre interessanti spunti per una “ricerca avventurosa” dal punto di vista storico e artistico:
- Indagare l’Immagine Miracolosa: Approfondire la storia del dipinto della Beata Vergine Addolorata, cercando informazioni sull’autore, le tecniche artistiche utilizzate e le eventuali trasformazioni subite nel corso del tempo. Tentare, tramite archivi locali, di scoprire le origini del dipinto e i miracoli ad esso associati.
- Ricostruire la Storia del Convento: Scavare negli archivi locali per ricostruire la storia del convento agostiniano e poi servita, cercando informazioni sulla vita degli eremiti e dei frati, le loro attività e il loro rapporto con la comunità locale.
- Esplorare gli Ex Voto (se presenti): Analizzare gli ex voto presenti nel santuario (se ve ne sono), cercando di interpretare le storie di fede e di sofferenza che essi raccontano. Potrebbero emergere dettagli sulla vita quotidiana delle persone che si sono rivolte alla Vergine Addolorata.
- Verificare le opere di restauro: Analizzare le opere effettuate durante il restauro del 1988, verificando se sono stati ritrovati reperti storici di valore artistico.
I Santi e la Devozione Popolare
Oltre alla Beata Vergine Addolorata e a Sant’Antonio Abate, è importante ricordare che la storia del santuario è legata anche all’ordine dei Servi di Maria, fondato da sette santi fiorentini nel XIII secolo. Questi santi, noti per la loro profonda devozione mariana, hanno contribuito a diffondere il culto della Vergine Addolorata e a promuovere la spiritualità mariana. Tra i santi legati alla devozione popolare bolognese, si può ricordare San Petronio, patrono della città, la cui figura è spesso associata alla protezione della comunità e alla difesa della fede.
Riferimenti Bibliografici
Per approfondire la storia e l’importanza del Santuario della Coronella, si consiglia di consultare i seguenti testi:
- Cassoli, mons. Ivaldo, Santuari della Provincia di Bologna, Bologna 1972 (p.40).
- Facchini Orfeo – Bentivogli Imelde, Andar per santuari. 50 santuari mariani bolognesi, Bologna 1995, (pp. 258-263).
- Bortolotti Luigi, I Comuni della Provincia di Bologna, nella storia e nell’arte, Bologna 1964 (p. 201).
- Pezzoli S., Repertorio generale dei santuari in Emilia Romagna, in Arte e Santuari in Emilia Romagna, Bologna 1987 (p. 35).
- Anonimo, Le Chiese Parrocchiali della Diocesi di Bologna ritratte e ridescritte, Bologna 1997 (ripr. facs. dell’ed. 1844) (tomo IV, p. 85).
- Lodi Enzo (a cura di), I santi della Chiesa Bolognese nella liturgia e pietà popolare, Bologna 1987 (p. 303).
40015 Galliera BO, Italy
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