Beata Vergine Assunta

La compagnia aveva fin dal sec. XVI una chiesa propria attigua alla pieve di S. Stefano, ma in seguito (1765) pensò a sue spese di erigere sulla pianta antica una grande cappella che avesse comunicazione col corpo della pieve. L’altare in scagliola e ornati furono eseguiti nell’agosto 1767 da Antonio Fossati di Lugo.Descrizione: Statua di legno dorata e dipinta di vari colori, donata dal sig G.B. Tartagni, che l’aveva fatta pervenire da Venezia nel 1658. Entrata in uso: nell’anno 1658 Immagine: Statua
Raccolta di ex voto: No

Si tratta si un santuario-cappella all’interno di S. Stefano attestato tra la fine del XVI secolo e l’inizio del XVII. La prima cappella, sulla destra, è dedicata alla Vergine Assunta, e contiene una statua del 1658 (prima conservata nella chiesetta della Madonna del Carmine annessa alla pieve). La notizia più antica di una processione con la statua della B. V. Assunta per ottenere la serenità è del 25 aprile 1675. La Compagnia dell’Assunta o degli Azzurrini (dal colore della cappa dei confratelli) aveva fin dal sec. XVI una chiesa propria attigua alla pieve di S. Stefano, ma in seguito (1765) pensò di erigere sulla pianta antica una grande cappella che avesse comunicazione col corpo della pieve. L’altare, in scagliola, del 1767, è opera di Antonio Fossati, di Lugo. Attualmente non è meta di pellegrinaggio, ma vi si celebra solo la festa liturgica dell’Assunta. BIBLIOGRAFIA – Oltre ai testi specificamente dedicati a questo luogo di culto si rinvia ad alcuni repertori significativi che presentano sezioni relative al santuario. – ARTICOLO IN MISCELLANEA – Pezzoli Stefano, ‘Repertorio generale dei Santuari in Emilia Romagna’, in Arte e Santuari in Emilia Romagna 1987, pp. 179 – 239. (Per la diocesi di Faenza-Modigliana sono descritti i seguenti santuari: Beata Vergine Assunta). Attualmente il santuario non è meta di pellegrinaggi, ma vi si celebra solo la festa liturgica dell’Assunta. La Compagnia laicale della SS.ma Assunta (detta degli Azzurri dal colore della cappa dei confratelli) aveva fin dal sec. XVI una chiesa propria attigua alla pieve di S. Stefano, ma in seguito (1765) pensò di erigere sulla pianta antica una grande cappella che avesse comunicazione col corpo della pieve. Il parroco pro tempore di Santo Stefano veniva coadiuvato nella sua attività dai membri della Compagnia. Si legge infatti nel nuovo regolamento del 10 agosto 1824 all’art. 1: Nel mese di maggio di ogni anno spetterà ad uno dei rappresentanti la Compagnia mantenere l’invalso uso di convocare ogni giorno i fedeli avanti l’augusto simulacro di Maria SS.ma, recitarvi le litanie, e le consuete preghiere dirette all’importante oggetto di ottenere la grazia della conservazione dei prodotti della terra.

47015 Modigliana, Province of Forlì-Cesena, Italy