Beata Vergine del Sasso

Alla fine del Cinquecento, la chiesa era pericolante a causa dell’instabilità del terreno, per cui ne fu decisa la demolizione per costruirne un’altra su un terreno più stabile. Nel 1612 fu ultimato il nuovo edificio, che è quello attuale: è una piccola costruzione di sassi e mattoni, con una semplice struttura a capanna. La facciata, rivolta verso la valle, è preceduta da un portico sostenuto da quattro colonne impostate su un muretto. Ai lati della porta vi sono due finestrelle con inginocchiatoi di pietra, sui quali i fedeli usano inchinarsi per la preghiera, quando il santuario è chiuso. L’interno, rettangolare, è coperto da una volta a botte ribassata.Descrizione: L’antica e pregevole statua della Madonna, di terracotta dipinta, è opera cinquecentesca: rappresenta la Vergine seduta con il Bambino in posizione eretta, appoggiato al braccio sinistro della Madre. Entrata in uso: tra l’anno 1570 e l’anno 1590 Epifania: Luogo dell’apparizione della Beata Vergine ad una pastorella sordomuta. Immagine: Statua
Rinvio a pubblicazioni o descrizioni a stampa: Artocchini Carmen, Folklore piacentino, Piacenza 1971. Artocchini Carmen, ‘Le tavolette ex-voto. Proposta per un censimento nel Piacentino’, in Cultura piacentina tra Sette e Novecento. Studi in onore di Giovanni Forlini, Piacenza 1978, pp. 263 – 269

Secondo la tradizione, il culto della Madonna in questo luogo ha avuto inizio dall’apparizione della Vergine ad una pastorella sordomuta. In un documento del 1537, conservato nell’Archivio parrocchiale di Olgisio, l’Autorità ecclesiastica prende atto di questa devozione e consente la celebrazione liturgica nell’oratorio già edificato.Alla fine del Cinquecento, la chiesa era pericolante a causa dell’instabilità del terreno, per cui ne fu decisa la demolizione per costruirne un’altra su un terreno più stabile. Nel 1612 fu ultimato il nuovo edificio. Secondo la tradizione, il culto della Madonna in questo luogo ha avuto inizio dall’apparizione della Vergine ad una pastorella sordomuta. In un documento del 1537, conservato nell’Archivio parrocchiale di Olgisio, l’Autorità ecclesiastica prende atto di questa devozione e consente la celebrazione liturgica nell’oratorio già edificato.

Località Gabbiano, 29010 Valle PC, Italy