Beata Vergine della Mercede

Il beato Giuseppe Marello acquista il santuario, ormai caduto in disuso, e il terreno circostante. Fa restaurare la chiesa che viene riaperta al culto. Poco dopo vengono costruite, all’esterno dell’edificio liturgico, le cappelle della Via Crucis.Descrizione: Semplice statua in legno policromo raffigurante la Madonna, opera del 1908 realizzata in sostituzione della precedente statua, irrimediabilmente deterioratasi. Entrata in uso: nell’anno 1908 Immagine: Statua Descrizione: Statua lignea della Madonna. La statua venerata in origine, molto probabilmente anteriore al 1769, fu sostituita nel 1908 essendo molto rovinata e consumata dal tempo, al punto che i tratti della Vergine non erano più riconoscibili. Entrata in uso: nell’anno 1769 Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Lungo tutte le pareti dell’edificio Note sulla raccolta: Gran parte degli ex voto sono del XIX secolo, purtroppo numerosi ex voto sono andati dispersi o sono stati rubati. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: Nel santuario

Il 16 agosto 1769 fu benedetta la cappella della Madonna del Vallone, restaurata per volontà del vescovo di Asti, mons. Caissotti, dopo che era rimasta diversi anni in stato di completo abbandono. Il santuario rimase chiuso al culto dal periodo napoleonico sino al 1881 quando fu acquistato dal canonico Giuseppe Marello che fece restaurare l’edificio e promosse la rinascita del santuario. Secondo una leggenda legata alla fondazione del nuovo santuario nel 1769, vicino al primo edificio, ormai diroccato, alcuni bambini della zona trovarono la testa di una statua (la Madonna, presumibilmente) e presero ad utilizzarla come palla per giocare. Ogni sera, però, la testa tornava da sola sul sito dove era stata ritrovata la prima volta. Tale fatto miracoloso fu letto come volontà della Madonna affinché si ripristinasse il luogo di culto abbandonato. 1868: il beato don Giuseppe Marello, originario del paese di San Martino Alfieri e recentemente elevato agli onori degli altari, celebra nel santuario la sua prima messa. Questo evento è ricordato da una lapide posta all’interno dell’edificio liturgico. / Nel periodo napoleonico il santuario passa ad alcuni privati. / marzo-luglio 1881: il santuario venne acquistato dal beato Giuseppe Marello (1844-1895), fondatore della congregazionedegli Oblati di San Giuseppe. Il terreno circostante apparteneva già a Carlo Marello, zio di Giuseppe. Il beato decise di acquistare l’edificio intestandone la proprietà all’orfanotrofio Michelerio. L’intento iniziale del beato Marello era quello di ampliare la chiesa per renderla meta dei ritiri spirituali dei suoi confratelli giuseppini; tuttavia egli riuscì solo a farla restaurare insieme al cascinale che si trovava a fianco. / 1882-1925: il santuario ospitò ogni anno la colonia estiva di Oblati di San Giuseppe.

14010 Antignano AT, Italy
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