Beato Giacomo da Bitetto

Santuario Beato Giacomo da Bitetto

SP1, 70020 Bitetto BA

Facciata Santuario Beato Giacomo Bitetto

Storia Santuario Beato Giacomo di Bitetto

Lo storico Bonaventura da Lama riferisce che i Frati Minori Riformati, subentrati nel 1625 agli Osservanti, abbatterono la copertura in legno della chiesa primitiva e, consolidati i pilastri dalle fondamenta, innalzarono al di sopra della grande trabeazione l’attuale volta a botte con le finestre barocche. Successivamente addossarono ai pilastri le robuste lesene su cui impostarono gli archi delle volte a crociera delle navatelle laterali. L’interno del Santuario Beato Giacomo di Bitetto ha cambiato continuamente aspetto. I successivi rifacimenti della pavimentazione fecero sparire le lapidi sepolcrali dei Carafa e dei De Angelis, attestate nel 1647 da p. Diego da Lequile. Nel 1943 furono smantellati gli altari, per essere sostituiti con sei nuovi in marmo giallo, i quali non ebbero tregua, perché nel 1976 divennero cinque, ai quali furono eliminate la mensa e la pedana.

Descrizione Santuario Beato Giacomo di Bitetto

A sinistra dell’altare maggiore è situata la cappella del Beato; sull’altare della cappella è esposta alla venerazione dei fedeli l’urna contenente il corpo incorrotto del Beato, rivestito del saio francescano con un’aureola dorata sotto il capo. L’urna rettangolare, in bronzo dorato, è composta dalla base e dalla cornice, nelle quali sono incastrati i cinque cristalli. La base si compone di due fasce; la prima è sbalzata tutta in giro da un fitto panneggio, intercalato agli angoli da quattro piccoli mostri alati; la seconda è un intreccio di foglie disposte orizzontalmente e con ordine inverso dopo ogni gruppo di quattro. La cornice, costruita con volute e palmette, ha al centro un rosone frastagliato e agli spigoli frontali lo stemma di Bitetto e quello francescano. L’urna è protetta da un padiglione marmoreo. sul cui frontone è scritto : Beato Jacobo Illirico Bitectenses grato animo A.D. XXV maj MCMXIII.

Reliquia -Dito Beato San Giacomo da Bitetto

Reliquie

Nel convento si conserva un prezioso reliquiario contenente un dito del Beato. Sono legati al culto anche due alberi piantati dal Beato.

Date da ricordare

26 Aprile

Il reliquiario viene portato solennemente in processione per le strade di Bitetto il 26 aprile, festa liturgica del Beato.

Tipologia degli ex voto


Secondo gli storici ed i cronisti conventuali, gli ex voto tappezzavano le pareti della cappella del Beato ed erano persino appesi all’urna contenente il corpo. I pochi ex voto superstiti sono gli unici sfuggiti ai ricorrenti furti perpretati durante i secoli nel santuario. Quasi tutti sono posteriori alla dispersione dei Francescani a seguito delle leggi eversive del secolo scorso. Queste espressioni della pietà popolare attestano interventi prodigiosi del Beato nei vari momenti e situazioni della civiltà contadina. Si tratta di : Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti vari
Alcuni miracoli del Beato sono raffigurati nelle lunette affrescate lungo i porticati del chiostro del convento dei Frati Minori.

Ricognizioni corpo Beato Giacomo


Degne di nota sono le quattro ricognizioni del corpo incorrotto del Beato avvenute nel santuario nel seguente ordine cronologico: –Prima ricognizione medico-canonica dell’8 ottobre 1695 durante l’episcopato di Francesco Onofrio Odierna, vescovo di Bitetto (1684-1717). –Seconda ricognizione del 13 marzo 1723 durante l’episcopato di Gioacchino Francesco Caprini, vescovo di Bitetto (1718-1729). –Terza ricognizione medico-canonica del 15 maggio 1913 durante l’episcopato di Giulio Vaccaro, arcivescovo di Bari (1898-1926). –Quarta ricognizione medico-canonica del 28 maggio 1986 durante l’episcopato di Mariano Andrea Magrassi,O.S.B., arcivescovo di Bari e Bitonto (1977-1999).


SP1, 70020 Bitetto BA, Italy