Cappella di Santa Croce a Monte Mario a Roma: storia, opere d’arte e come visitarla


Scopri la meravigliosa Cappella di Santa Croce a Monte Mario a Roma, un gioiello d’arte e storia che racchiude preziose opere d’arte e affreschi. Leggi questo articolo per conoscere la storia della cappella, le opere d’arte più importanti e come visitarla.

La Cappella di Santa Croce a Monte Mario è stata costruita nel XVII secolo su un terreno donato dai monaci dell’Abbazia delle Tre Fontane. Nel corso dei secoli, la cappella è stata oggetto di importanti restauri e arricchita di preziose opere d’arte. Tra le opere più importanti, si possono ammirare gli affreschi di Giovanni Paolo Oliva e il dipinto della Madonna con il Bambino di Carlo Maratta. Questi tesori artistici sono stati restaurati di recente e sono oggi perfettamente conservati.

La Cappella di Santa Croce a Monte Mario è aperta al pubblico e può essere visitata gratuitamente. Si trova in una posizione panoramica sulla collina di Monte Mario, da cui si può godere di una vista mozzafiato sulla città di Roma. Per raggiungere la cappella, si può prendere il bus o la metropolitana e poi fare una breve passeggiata. Durante la visita, è possibile ammirare le opere d’arte e gli affreschi, e godere della tranquillità del luogo.

Se stai pianificando un viaggio a Roma, non perderti la Cappella di Santa Croce a Monte Mario. Questo luogo di culto rappresenta una gemma nascosta della città, ricca di storia e di arte. Grazie alla sua posizione panoramica, è possibile godere di una vista unica sulla città. Inoltre, la cappella è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici e può essere visitata gratuitamente. Non perdere l’occasione di ammirare gli affreschi e le opere d’arte che la rendono così speciale!

APPROFONDIMENTI E CENNI STORICI, DETTAGLI SUI MIRACOLI:
Quel che resta della chiesa della S. Croce (anche denominata cappella del S. Crocifisso in memoria della celebre visione della croce avuta dall`Imperatore Costantino) si trova lungo la via Trionfale, presso i Casali Mellini.

La chiesina primitiva fu fondata nell`anno giubilare 1350 dal Vescovo di Orvieto Ponzio Perotti, vicario del Papa, in un luogo dall`elevato valore storico e religioso: rappresentava il primo punto di avvistamento della meta agognata dei pellegrini romei, S.Pietro.

Nel 1470 l`edificio fu ricostruito dai fratelli Mellini contemporaneamente alla costruzione della loro villa.

La particolare devozione alla S. Croce dei membri di questa famiglia si dimostrò negli interventi di ampliamento e decorativi fatti compiere nel 1696 dal Cardinale Mellini, il quale vi fece anche trasferire le spoglie del martire S. Moderato.

La chiesa fu costantemente meta di pellegrinaggi di penitenza, in particolare ai tempi dell`epidemia di peste che colpì Roma nella metà del Seicento.

L`edificio sacro fu distrutto dal Genio militare tra il 1877 e il 1882 per la realizzazione del forte militare.

Oggi si conserva ancora solo la sacrestia che collegava la chiesa al complesso dei Casali, ma le fonti documentarie ci permettono di ricostruire alcuni caratteri: l`ingresso corredato da due scale gemelle, l`interno ad una navata con pareti ornate di stucchi, le numerose iscrizioni inserite nel pavimento provenienti dalle catacombe cristiane e l`epigrafe con l`elogio della Croce voluta dai Mellini.

Immagine: Statua
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

L’Armellini fa risalire l’oratorio al VI secolo costruito in memoria della vittoria di Costantino su Massenzio nel 312 d.C.

Si trovava nel luogo in cui nel Cinquecento venne costruita, su progetto originario di Raffaello, Villa Madama residenza di Margherita di Parma, figlia naturale di Carlo V e moglie di Alessandro dei Medici.

Certamente nell’VIII secolo era un luogo di culto attivo, tappa della processione che dal tempo di Leone III (795-816) il giorno di San Marco, partiva da San Lorenzo in Lucina, superava il Tevere sul ponte Milvio, raggiungeva le falde di Monte Mario e, percorsa la Trionfale, terminava con una solenne celebrazione nella piazza antistante San Pietro. Agli inizi del XIV secolo l’oratorio era in rovina e in occasione del giubileo del 1350 venne ricostruito per volere del vescovo di Orvieto Ponzio Perotti nella zona che era allora definita Mons Gaudii o Mont Joie (antico francese) sulla sinistra della via Trionfale poco prima dell’attuale innesto della via Panoramica (via Falcone e Borsellino).

Alla fine del XV secolo gran parte del monte divenne proprietà dei Mellini.

Nel 1470 Mario Mellini (che diede il nome al monte) e il fratello Pietro fecero costruire nella zona più alta una villa e fecero per l’occasione costruire anche l’antico oratorio portandolo qui dalla sottostante Villa Madama adattandolo a cappella di famiglia che poi fu restaurata e dotata di ricchi arredi nel 1696.

E’ possbille trovare una raffigurazione in una incisione della metà del Settecento di Giuseppe Vasi in cui si vede sullo sfondo l’oratorio.

Nel ‘600 sappiamo che vi officiava nei soli giorni festivi un sacerdote al cui sostentamento provvedevano i vignaioli della zona. In quel secolo soprattutto si manifestò la venerazione dei romani verso questo santuario che dava il nome a tutta la località (“La Santa Croce”) come si ricava dai numerosi documenti che citano la strada e il “loco detto la Croce di Monte Mario”.

Al crocefisso salivano le processioni di penitenza quando in città infuriava la peste, come durante la peste del 1656.

Nell’800 il luogo fu chiamato Cappella Falconieri dal nome dei nuovi acquirenti della Villa Mellini. Certamente il santuario non era più attivo.

Il luogo è ricordato da un sonetto del Belli del 1835 (Er giuveddì e venardì santo): S’inarbera la croce a Monte Mario.

E lassù ogn’anno, a li tempi pasquali,
ce s’averebbe da inchiodà un vicario 
de Cristo, e accanto a lui du’ Cardinali.

Tra il 1877 e il 1881 sul Monte Mario venne costruito un forte militare (forte di Monte Mario) e la zona venne stravolta.

La villa dei Mellini divenne proprietà del demanio e quindi tra il 1935 e il 1938 trasformata nell’osservatorio Astronomico e Metereologico di Roma.
Nel XIX fino divenne proprietà della famiglia Falconieri.
Nel 1470 divenne cappella di famiglia dei Mellini propietari di Monte Mario.
Nel XVII secolo era officiato dal clero secolare.
Vedi alla voce giurisdizione.


Via Trionfale, Roma, Italy

 

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