Cappella dell`Incoronata in San Lorenzo

La chiesa di san Lorenzo, all’interno della quale si trova la cappella dell’Incoronata, fu costruita intorno al 1120, l’attuale struttura architettonica della facciata, con tre rosoni e portale monumentale, risale ad un rifacimento del 1540, il campanile è a torre. L’interno è a tre navate quella centrale è absidata, lungo la parete destra si aprono tre cappelle; la prima di queste è quella dell’Incoronata dove si conserva la statua lignea della Madonna donata, secondo la tradizione, da san Bernardino da Siena nel 1438 e attuale oggetto di culto del santuario. La cappella fu edificata nel 1587, ma la sistemazione odierna, ideata dall’architetto Cesare Bazzani, risale al 1931; seguono la cappella del Sacramento costruita si progetto di Filippo Neri da Foligno nel 1789 e la cappella dedicata alla Trinità (già di santa Lucia) che si trova dietro all’altare di santa Caterina d’Alessandria (cfr. V. Peppoloni, C. Fratini, Guida di Spello, Assisi 1978 pp. 67-72.Descrizione: Scultura lignea della Madonna Incoronata con bambino che la tradizione ritiene essere stata donata da san Bernardino da Siena. Entrata in uso: nell’anno 1438 Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Nella Cappella Note sulla raccolta: Gli ex voto sono databili dal Settecento in poi Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Figurine antropomorfiche, Protesi vere o rappresentate
Un fascicoletto inedito, redatto nel giugno 1583, conservato nell’Archivio Arcivescovile di Spoleto, narra di alcune prodigiose guarigioni ad opera della sacra immagine
La cappella, dedicata alla Madonna, si trova all’interno della chiesa parrocchiale di San Lorenzo, costruita nel XII secolo e sede di una collegiata, retta da un priore. Il culto mariano nacque alla fine del Quattrocento e si sviluppò nei secoli seguenti, ma la chiesa di San Lorenzo, agli inizi del XIII secolo, pur non avendo uno specifico oggetto di culto, era già meta di pellegrini ivi giunti per lucrare l’indulgenza rilasciata da Gregorio IX il 24 o 25 maggio 1228, giorno in cui la chiesa venne da lui riconsacrata. L’indulgenza si lucrava annualmente il Lunedì di Pasqua. L’attributo di santuario, inizialmente era quindi legato all’altare maggiore consacrato da Gregorio IX, ma in seguito questa caratteristica venne ereditata da una statua lignea della Madonna che una tradizione, non suffragata da fonti storiche, narra fosse data in dono da San Bernardino da Siena alla città di Spello e alla chiesa di San Lorenzo nel 1438. Il culto per la statua della Madonna ebbe un notevole incremento alla fine del Cinquecento. Un fascicoletto inedito, redatto nel giugno 1583, conservato nell’Archivio Arcivescovile di Spoleto, narra di alcune prodigiose guarigioni ad opera di questa Immagine. In seguito a questi prodigi la statua, che era stata lasciata per circa dieci anni in un cantone della chiesa, fu spostata in un sito più degno: la prima cappella a destra fino a quel momento dedicata a santa Lucia. Nel 1587, con le elemosine date dai pellegrini che avevano ottenuto moltissime grazie, si diede inizio ai lavori per costruire la cappella dedicata alla Madonna; lo stesso anno venne fondata la confraternita della Concezione che doveva provvedere alla custodia e al culto del simulacro. Il 23 aprile 1630, martedì di Pasqua, per indulto di Urbano VIII, la statua fu solennemente incoronata; l’anno seguente venne istituita la festa dell’Incoronata che si celebra ogni martedì di Pasqua e lo stesso papa concesse ai confratelli della Concezione Incoronata una serie di indulgenze tra cui quella plenaria e la remissione dei peccati: nel giorno del loro primo ingresso in fraternita; in articulo mortis, se veramente pentiti e confessati e possibilmente ristorati dal viatico invocheranno il nome di Gesù; e annualmente dopo la terza festa successiva alla Pasqua – dai vespri al tramonto del sole dello stesso martedì di Pasqua- a condizione che confessati e comunicati visitino la chiesa di san Lorenzo (cfr. M. Sensi, Pellegrini a Spello per il Perdono e per l’Incoronata, Foligno1988, pp. 7-37). Quando si cominciò a celebrare la festa dell’Incoronata, l’annuale pellegrinaggio alla chiesa di san Lorenzo, effettuato il 25 maggio, non era stato del tutto cancellato e la celebrazione dell’Incoronata gli ridiede vigore: venne però spostato al martedì di Pasqua; altro pellegrinaggio annuale è quello che si effettua per l’Immacolata, inoltre grazie alle sue virtù terapeutiche questo santuario è giornalmente meta di piccoli pellegrinaggi individuali (cfr. M. Sensi, Grande Giubileo del 2000, Foligno 1999, p.39). Secondo la tradizione san Bernardino da Siena trovandosi nel 1438 a Spello, lasciò alla chiesa di san Lorenzo un’immagine della Madonna che, nel 1580, il 17 maggio, parlò a Camilla di Urbano Cecchi, chiedendole di essere rimossa dal luogo dove era stata collocata, appena la richiesta fu esaudita iniziarono i miracoli, seguì un enorme concorso di popolo e nel 1587, con i soldi delle elemosine iniziarono i lavori di edificazione della cappella. (Pubblicazione: Sensi Mario, Pellegrini a Spello per il Perdono e per l’Incoronata, Foligno 1988, pp.35-36). Il 23 aprile 1630, martedì di Pasqua, per concessione di Urbano VIII, la statua fu solennemente incoronata. Alla chiesa di san Lorenzo fin dalle sue origini vennero concesse numerose indulgenze: la prima di cui si ha notizia è quella concessa da Gregorio IX il 25 maggio 1228 a coloro che si fossero recati a visitare la chiesa nell’anniversario della consacrazione del suo altare; il 22 maggio1291 il vescovo diocesano diede una serie di indulgenze di 100 giorni ciascuna a coloro che avrebbero partecipato alle tradizionali processioni del primo maggio e dell’ottava di Pentecoste, a coloro che avrebbero visitato la chiesa per la festa di san Lorenzo, il 25 maggio e i due giorni successivi. In seguito alla costruzione della festa dell’Incoronata, il papa Urbano VIII nel 1631, concesse ai confratelli della Concezione Incoronata una serie di indulgenze tra cui quella plenaria e la remissione dei peccati: nel giorno del loro primo ingresso in fraternita; in articulo mortis, se veramente pentiti e confessati e possibilmente ristorati dal viatico invocheranno il nome di Gesù; e annualmente dopo la terza festa successiva alla Pasqua – dai vespri al tramonto del sole dello stesso martedì di Pasqua- a condizione che confessati e comunicati visitino la chiesa di san Lorenzo; elargì un’indulgenza di sette anni e altrettante quaresime ai confratelli che alle stesse condizioni avessero visitato la chiesa di san Lorenzo nella festività della concezione, purificazione, annunciazione e assunzione di Maria; infine indulgenziò con quaranta giorni determinate opere di misericordia e di pietà elencate a parte (cfr. M. Sensi, Pellegrini a Spello per il Perdono e per l’Incoronata, Foligno1988, pp. 7-37).

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