Cappella di Pian d`Arca

L’edicola è circondata da cipressi, querce e cespugli di fiori, si trova al centro di un pezzo di terreno recintato da un muretto, vi si accede attraverso un cancello scendendo alcuni gradini che portano ad un piccolo altare. Al centro dell’edicola vi è un affresco raffigurante il San Francesco che parla agli uccelli, sotto in una lastra di marmo vi è inciso: In questo luogo Santo Francesco insegnò le laudi di Dio Creatore alle sue sirocchie uccelli dicendo loro voi non seminate e non mietete e Iddio vi pasce e davvi i fiumi e le fonti per il vostro bere davvi i monti e le valli per vostro rifugio e gli alberi alti per fare il vostro nido ed essi con meravigliosi canti da lui si ripartirono per annunziare al mondo il verbo della vita rinnovellata nella fede della divina provvidenza di fronte vi sono fiori e lumi lasciate dai devoti, appesa a lato della cappella vi è una cassetta in ferro battuto che accoglie offerte e lettere. Fuori dal recinto, oltre la strada, è stato allestito un piccolo spazio verde con dei tavoli e delle panchine, forse per coloro che di tanto in tanto si fermano.Descrizione: Si tratta di una cappellina che sorge in un luogo, originariamente in aperta campagna, ove vi era una pietra (in seguito trasportata nella Chiesa dell’ex convento di San Francesco a Bevagna), qui la tradizione vuole che Francesco facesse la sua Predica agli uccelli. Entrata in uso: nell’anno 1926 Luogo: Altro
Ubicazione originaria del Santuario: Intorno all’edicola. Note sulla raccolta: Si tratta di povere cose: vasi di fiori, lumi e fiori di carta. Tipologia degli ex voto: Altro Conservazione attuale: Intorno all’edicola.

San Francesco si trovò a passare tra Cannara e Bevagna ed accorgendosi della moltitudine di uccelli che stava sugli alberi, decise di fare una predica anche a questi suoi fratelli. Appena iniziò la predica altri stormi vennero ad ascoltarlo immobili e non se ne andarono finché non li benedisse. Per secoli, eccetto la tradizione orale, nulla, né una colonna, né un’edicola documentò questo fatto, finché nel 1926, in occasione del VII anniversario della morte del Santo, la popolazione di Cannara decise di costruire questa piccola cappella. Il luogo, secondo la testimonianza del parroco di Cannara, è tuttora meta di pellegrini. La leggenda è citata in varie fonti francescane, nei Fioretti si narra che il Santo si trovò a passare tra Cannara e Bevagna ed accorgendosi della moltitudine di uccelli che stava sugli alberi, decise di fare una predica anche a questi suoi fratelli. Appena iniziò la predica altri stormi vennero ad ascoltarlo immobili e non se ne andarono finché non li benedisse. Innumerevoli sono i dipinti che in altrettanti luoghi sacri ricordano questo episodio.

Via San Matteo, 20, 06033 Cannara PG, Italy
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