Chiesa del Crocefisso

La facciata settecentesca dà sulla pizza del paese ed è a tre corpi con lesene, portale e cuspide centrale in cotto, alla cui sommità si trova un campanile a vela di stile ottocentesco è una ricostruzione eseguita dopo il terremoto del 1832. L’interno è costituito da un’aula unica rettangolare e si presenta con due corpi murari ben distinti, il primo – all’ingresso – è un piccolo atrio con volta a botte, detto anche torre campanaria, da dove si continuano a suonare ancora le campane, il secondo – di maggiori dimensioni – è l’oratorio vero e proprio; vi sono anche due ingressi, il primo si apre sulla piazza del paese, il secondo sulla parte interna del vecchio castello ove la chiesa è inglobata.Descrizione: Si tratta di una grossa pietra rettangolare che fa da mensa all’altare, la tradizione vuole che fu la stessa che i pagani legarono al collo di San Rufino al momento del martirio. Venne trasportata in questo Santuario dalla chiesa – ormai scomparsa – di San Rufino in Costano, primo luogo di sepoltura del Santo. Inoltre è venerato l’affresco quattrocentesco del Crocefisso: si trova nella parete di fondo dell’oratorio dietro l’altare, è attribuito alla scuola di Nicolò di Liberatore di Foligno detto l’Alunno e rappresenta Cristo crocefisso con intorno gli angeli che raccolgono in coppe il sangue che sgorga dalle ferite, a lato vi è San Rocco e si intravedono anche San Bernardino da Siena e Sant’Antonio Abate – che alcuni, invece, identificano con san Benedetto. Reliquia: Altra
Ubicazione originaria del Santuario: In origine numerosi e preziosi ex voto si trovavano ai lati dell’affresco del Crocefisso collocato al centro della parete dietro l’altare, ma la notte dell’11 gennaio 1976 furono rubati, i rimanenti sono stati restituiti alle famiglie. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Oggetti vari, Fotografie

S’ignora la data in cui venne costruita la chiesetta, la struttura dell’edificio fa pensare alla seconda metà del Trecento. Questo è stato ed è tuttora il luogo di culto più frequentato dai Costanesi, vi è conservata la pietra che secondo la tradizione, fu legata al collo di San Rufino vescovo di Assisi, al momento del martirio, prima di essere gettato nel fiume, ma tuttavia è da credere che essa sia stata la pietra tombale del Santo o perlomeno parte del sacro sepolcreto ove le sue spoglie furono custodite sino a quando non vennero traslate nella città di Assisi. Nel 1990 il Santuario è stato restaurato ed oltre ai già pregevoli affreschi sono state aggiunte altre opere, che hanno fatto di questa chiesa non solo un luogo quotidiano di culto, ma anche un piccolo museo della storia e della vita spirituale ed artistica del paese. In realtà la cura spirituale del santuario spetta al parroco di Bastia, che non riuscendo a seguire tutte le chiese della sua parrocchia, viene sostituito da un frate minore.

06083 Bastia Umbra, Province of Perugia, Italy
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