Chiesa della Presentazione di Maria al Tempio

Alla chiesa viene dato il suo impianto attuale, a croce greca, con due cappelle nel transetto ed altrettante, più piccole, lungo la navata. Tutto l’edificio, in stile tardo barocco, è ritmato da colonne e paraste di stucco, con affreschi e rilievi. Armoniosi i balconcini dei coretti, nell’area absidale. Nel 1855 vengono aperte le due cappelle alla destra ed alla sinistra dell’ingresso. Nel 1856 viene modificata la facciata della chiesa: incorniciata da lesene e culminante nel timpano di ispirazione neoclassica, fa da avancorpo con il vasto prospetto, a tutto il complesso.Descrizione: L’oggetto venerato è un quadro raffigurante la Vergine col Bambino, posto nel coro della chiesa. Di tale opera non è possibile definire l’attribuzione, ma il rigoroso impianto compositivo, la forza plastica e la saldezza cromatica la farebbero ascrivere all’ambito della cultura romano-napoletana del secolo XVII. Non esistono cambiamenti dell’oggetto di culto, ma si segnalano gli oggetti personali del santo ritenuto fondatore della chiesa: il calamaio usato da san Paolo, un porta penna, un porta inchiostro ed un porta sabbia per asciugare lo scrittoio. Sono presenti pure una lucerna usata dal santo per leggere ed il suo breviario, un sandalo in cuoio e tela, una pantofola in tela ed una piccola borsa da viaggio di forma cilindrica in cuoio, un orologio da tasca con la custodia e le chiavi per ricaricarlo. Entrata in uso: nell’anno 1737 Epifania: La tradizione narra che la Vergine apparve a san Paolo della Croce. Immagine: Dipinto Reliquia: Ossa, Altra
Ubicazione originaria del Santuario: Gli ex voto erano posti vicino al quadro della Madonna. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: Per motivi di sicurezza non forniamo la collocazione attuale.
I miracoli attestati si riferiscono tutti a san Paolo. Il 4 marzo 1733 viene posta la prima pietra per l’edificazione della chiesa della Presentazione, ma la mancanza d’acqua in quel luogo crea non poche difficoltà. Un giorno, mentre san Paolo è a Piombino per la quaresima, Gian Battista impugna una croce, si pone in ginocchio e rialzatosi dà ordine agli operai di scavare in quel punto del terreno. Dati i primi colpi ecco zampillare improvvisamente un’abbondante e limpida sorgente.
Esistono varie pubblicazioni della leggenda di fondazione dell’edificio cultuale, tutte inserite nelle Vite di san Paolo della Croce. esse narrano che l’8 settembre 1721, festa della Natività della Vergine Maria, Paolo danei di Ovada, giovane piemontese imbarcatosi a Genova per Roma, è costretto a fermarsi nella Cala di Monte Argentario. Egli si era imbarcato per compiere un pellegrinaggio alla Città degli Apostoli. Guardando il panorama di Monte Argentario si ricorda che, un giorno, pregando di fronte all’immagine della Vergine, sentì una voce che gli ingiungeva di recarsi al Monte Argentario. Così decise di andare ugualmente a Roma, ma di tornare in quel luogo. Infatti vi ritorna e si dirige nelle rovine dell’Eremo dell’Annunziata e prende dimora in una antica cella, sul cui altare è ancora visibile un affresco dell’Annunciazione. Ottiene dal vescovo la possibilità di trasferirsi nel luogo. A seguito di una serie di intricate vicende, san Paolo si trasferisce nel vicino eremo di Sant’Antonio, dove, nel 1733, gli appare la Vergine, che gli rivela la sua volontà: lì lui dovrà costruire una chiesa dedicata alla Presentazione della Vergine al Tempio. Questa scheda è stata compilata da Beatrice Sordini. I sacerdoti di tale congregazione si impegnarono ad aiutare le parrocchie vicine di Porto Santo Stefano.

58019 Monte Argentario, Province of Grosseto, Italy
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