Madonna dei Rimedi

Facciata preceduta da un piccolo portico, ai lati della la porta d’ingresso due finestre permettono di vedere la statua della Madonna anche dal di fuori; la pianta è a croce latina, l’interno è ad aula unica sopra l’altare maggiore, in una nicchia è collocata la statua della Madonna dei Rimedi, nelle braccia del transetto troviamo due altari uno dedicato a san Francesco e l’altro a san Giuseppe. Tutto il complesso è costruito in mattoni.Descrizione: Statua lignea della Vergine con il braccio il Bambino benedicente, rivestita con abiti ricamati, molto difficile è stabilire la data di ideazione dell’opera, forse il XIV secolo. Entrata in uso: nell’anno 1521 Immagine: Statua
Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Figurine antropomorfiche, Protesi vere o rappresentate, Altro Conservazione attuale: Durante i lavori di ristrutturazione della chiesa, avvenuti nel 1683, gli ex voto più antichi, a causa del loro materiale (per la maggior parte erano in cartapesta e cera) vennero danneggiati e quindi distrutti.
Miracoli esiste una raccolta di miracoli e una tradizione pubblicate in, G. Migliorati Tributo di riflessioni per le grazie della SS. Vergine de’ Rimedi della Terra di Pietralunga Perugia 1688.
Secondo lo studioso locale Antonio Alpini nel luogo dove, in epoca romana, sorgeva la necropoli del Forum Julii Concupiensum (antica Pietralunga) fu eretta, in tempi assai remoti, una chiesa dedicata alla Madonna: Maria Flos Virginum chiamata anche pieve di fuori per distinguerla dall’altra pieve, sempre dedicata alla Vergine, che si trova all’interno del castello. In origine questo luogo era di modeste proporzioni e nell’abside vi era collocata la statua di Maria col bambino in braccio, la stessa che ancor oggi si venera. La tradizione narra che nel Duecento vi abbia pernottato san Francesco, di passaggio verso Gubbio e la Verna (Cfr. T. Santini, Storia di san Francesco di Assisi, Roma 1988). Ma il culto santuariale si sviluppò nel 1521 quando la Vergine apparve ad un gruppo di monache benedettine e ad alcune fanciulle che si stavano recando a fare visita alla sacra immagine. In seguito a questo evento miracoloso la vecchia pieve venne ampliata ed abbellita, insieme al monastero delle benedettine che era in pessime condizioni (A. Alpini, Città di Castello, 2000, pp.618-620). Nel 1683 il vescovo di Città di Castello, Giuseppe Sebastiani, assegnava alla chiesa il titolo di Nostra signora dei Rimedi, questo nome, secondo il vescovo, doveva ricordare la vittoria, attribuita all’intercessione della Vergine, delle truppe cristiane su quelle turche che nel 1683 avevano assediato la città di Vienna. Lo stesso anno si diede inizio ai lavori di ampliamento e radicale trasformazione architettonica del santuario che corrisponde a quella attuale. Dalle memorie dell’arciprete Giuseppe Migliorati, pubblicate a Perugia nel 1688, risulta che in quegli anni l’afflusso dei pellegrini era notevole e molti furono i fatti prodigiosi, le grazie e i miracoli operati dalla Vergine (A. Alpini, Città di Castello, 2000, pp.727-742). L’afflusso di pellegrini e il culto sono continuati nei secoli seguenti. Oggi, sebbene con minore intensità, il culto sussiste ancora. La leggenda si trova pubblicata in: G. Migliorati Tributo di riflessioni per le grazie della SS. Vergine de’ Rimedi della Terra di Pietralunga Perugia 1688, pp. 26-28. Sino al secolo passato [il secolo passato è il Cinquecento in quanto Migliorati scriveva nel Seicento] fu in Pietralunga un Monastero di Monache dell’Ordine di San Benedetto. Vivevano quelle buone Madri con la totale osservanza, ma senza i rigori della Clausura, mentre gli era conceduto di escire in giorni determinati per andare all’una o all’altra Pieve. Benespesso portavansi alla Beatissima Vergine de’ Rimedi in compagnia di molte fanciulle con tal devozione che in andare tacevano con esatto silenzio meditando forse la purità impareggiabile della Madre delle Vergini […] quando giunte non bene a mezza strada apparve vestita di neve, e sparsa di luce la Regina delle Vergini. Si fermarono attonite quelle, sorprese dalla meraviglia […]. Con volto maestoso e gioviale, qual’appunto è l’Immagine che andavano ad ossequiare, mostrò il gradimento della di loro pietà, alzando la mano le benedì e disparve.

Via della Pieve, 2, 06026 Pietralunga PG, Italy
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