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Madonna del Carmine

Il complesso architettonico è costituito dalla chiesa e dall’edificio conventuale addossato al fianco destro. L’interno, dalle sobrie linee cinquecentesche, è stato parzialmente alterato dai lavori eseguiti nel corso del secolo XIX.Descrizione: I fedeli accorrevano nell’area dove si trovava il castagno protagonista dell’apparizione mariana. L’area dove sorgeva il castagno è protetts da un’unferriata all’interno del santuario. Entrata in uso: nell’anno 1536 Epifania: Madonna: La pastorella Marietta di Gambino del Mazza vide, seduta su di un castagno ,la Vergine, che le ordinò di far costruire una chiesa. Luogo: Bosco Descrizione: Immagine miracolosa conservata sull’altar maggiore. E’ un dipinto su tavola raffigurante la Madonna col Bambino e San Giovannino di scuola fiorentina del secolo XVI, donato al santuario del XVI secolo dal legittimo proprietario, Mariotto Ciaperini di Anghiari, su esplicita richiesta fatta dalla Madonna alla pastorella Marietta di Gambino del Mazza. Il proprietario acconsentì alla richiesta fatta dalla Madonna e la tavola fu portata con solenne processione di popolo da Anghiari al luogo delle apparizioni della Madonna. Il proprietario della tavola ne fece fare una copia dal pittore Niccolò Soggi che conservò per sé. Entrata in uso: nell’anno 1536 Immagine: Dipinto
Note sulla raccolta: Si intuisce la consistenza degli ex voto dalla visita pastorale effettuata nel 1583. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria, Oggetti vari Conservazione attuale: Per motivi di sicurezza non si forniscono gli estremi per identificare la collocazione degli ex voto.
Esiste una tradizione di raccolta di miracoli avvenuti dal 1 settembre 1536 all’8 dicembre 1536, inserita nella visita pastorale compiuta il 15 dicembre di quell’anno dal vicario del vescovo. Il 15 dicembre 1536 Raffaele Maimoni, pievano della Pieve di Santa Maria a Micciano, elenca 80 miracoli al delegato del Vescovo di Arezzo.
Il santuario fu abbandonato durante le soppressioni leopoldine. Per volontà di Pietro Lepoldo I, infatti, veniva edificata la chiesa di Santa Maria delle Grazie, detta anche Santa Maria al Fosso perché ubicata nelle immediate vicinanze dell’antico fossato intorno ad Anghiari, che era immediatamente elevata al titolo di Propositura. In ogni caso la devozione popolare nei confronti del santuario della Madonna del Carmine non sarebbe scomparsa definitivamente e l’edificio sarebbe stato rispristinato al culto nel 1805. Inquisitio del vescovo Minerbetti del 1536. La Vergine apparve alla pastorella Marietta su un castagno e le disse di far erigere la chiesa in Suo onore. Tela di autore ignoto del secolo XVIII raffigurante l’Apparizione della Madonna a Marietta di Gambino, con inscrizione. Questa scheda è stata compilata da Stefano Meacci e da Susanna Buricchi. Il luogo in cui avvenne l’apparizione era di pertinenza della Pieve di Santa Maria a Micciano. La presenza dei camaldolesi fu di brevissima durata. Dal 1808 il santuario è officiato dal clero secolare della parrocchia di pertinenza. I Carmelitani appartenevano alla congregazione di Mantova.

Anghiari, Province of Arezzo, Italy
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