Madonna del Carmine

Descrizione: Si tratta di un’opera di scuola napoletana realizzata nel 1854 (in precedenza era presente nella chiesa un’altra statua che rappresentava la Madonna del Carmine, ma non si hanno informazioni al riguardo). La statua in legno misura circa m. 1,40. La Vergine in atteggiamento accogliente, ha nella mano sinistra il Bambino e con la destra porge lo scapolare o abitino. Ai suoi piedi, si trovano due angioletti nudi, uno seduto, l’altro in piedi su due piccole nubi, questi portano in mano una rosa e un giglio d’argento. Il manto originale era di ornesino celeste, foderato di levantina color carmelitano, trapunto di trenta stelle ricamate. Entrata in uso: nell’anno 1854 Immagine: Statua
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

Nel corso dei restauri realizzati nel 1948 è stata ritrovata una iscrizione che porta la data del 1525, probabilmente si riferisce a qualche rifacimento della chiesa o alla costruzione della cantoria. Nella Visita pastorale di Monsignor Oliva avvenuta il 14 maggio del 1568 si parla della chiesa Sanctae Mariae del Carmino, e del suo rettore Don Giovanni Antonio del Sangro. Nel 1866 il convento e il santuario dei frati Minori Osservanti fu soppresso, e la struttura fu acquisita dallo Stato che lo cedette, nel 1869, al comune di Palmoli. Nel 1937 la Congregazione dei Figli della Santa Famiglia comprò dal Comune l’intera struttura, che in parte era andata in rovina e la restaurarono. I Minori Osservanti ai quali fu affidato il santuario, fecero in modo che la fiera, tenuta un tempo presso il monastero di SS. Romualdo e Grimaldo, fosse spostata davanti al santuario. Essa era rilevante soprattutto per la vendita e lo scambio di bestiame. La durata della fiera era di circa quattro giorni, oggi è stata ridotta a mezza giornata. La giurisdizione vescovile è attestata per la prima volta nel 1568 e continua fino al 1583, anno in cui il santuario passò nelle mani dei Frati Minori dell’Osservanza. Nel 1937 la cura spirituale fu affidata alla Congregazione dei Figli della Sacra Famiglia (Maurizio B., Palmoli mia, pp. 244-247). Nel 1583 i frati Minori dell’Osservanza si insediarono in quella chiesa e costruirono un convento che mantennero in fasi alterne; venne infattti chiuso nel 1811 e riaperto nel 1818. Nel 1866 si verificò la definitiva soppressione (Maurizio B., Palmoli mia, pp. 244-247). Il santuario originariamente era sottoposta alla cura spirituale del clero secolare. (Maurizio B., Palmoli mia, pp. 244-247).

66050 Palmoli CH, Italy
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