Madonna del Carmine

In seguito ad un’ondata di colera gli abitanti di Riccia fecero voto di ampliare la chiesa. Nel 1860, realizzarono l’attuale santuario. Il corpo della chiesa è a pianta ottogonale allungata nel senso longitudinale. In fondo alla chiesa si apre un’abside che accoglie la statua della Madonna. Il portale realizzato nel tardo ottocento riecheggia lo stile roccocò. Sul portale una iscrizione ricorda l’epidemia di colera che colpì la città nel 1854.Descrizione: Dal 1535 per oltre tre secoli, l’oggetto di culto è stata una pala d’altare che rappresentava la Vergine ai cui lati erano collocati Eliseo e Elia. Più in basso erano dipinti il Battista e l’arcangelo Michele, oltre al carmelitano Sant’Alberto. Entrata in uso: tra l’anno 1535 e l’anno 1876 Immagine: Dipinto Descrizione: Nel 1876 fu commissionata l’attuale statua a Luigi Caputo di Napoli. Essa è stata scolpita su legno di tiglio e rappresenta la Vergine del Carmelo col Bambino. La statua è avvolta da un cumulo di nuvole da cui sbucano tante teste di puttini. Entrata in uso: nell’anno 1876 Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Nel santuario. Note sulla raccolta: Gli ex voto originariamente erano conservati presso il santuario, ma nel corso di alcuni lavori andarono distrutti. Attualmente costituiscono parte del tesoro due corone con cui vengono adornate al Madonna e il Bambino nel giorno della festa. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Protesi vere o rappresentate, Oggetti vari, Fotografie
Le memorie dell’arciprete Nicola Sedati riportano una serie di miracoli che avvennero presso il santuario. Si tratta in maggioranza di guarigioni e di scampati pericoli.
Dopo la cacciata dei Carmelitani e la morte dell’arciprete cui era stato affidata la cura spirituale del santuario, la chiesa fu abbandonata. Il cardinale Orsini, arcivescovo di Benevento intervenne con generose offerte e riaprì la chiesa al culto. La cura spirituale del santuario fu affidata al clero secolare dal 1653 fino alla prima guerra mondiale. Successivamente le autorità di Riccia sentirono il bisogno di insediare nel santuario un ordine religioso, e ottennero, per quattro anni, la presenza di un cappuccino.

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