Raccolta di ex voto: No
La data della più antica attestazione del santuario si evince da un’iscrizione incisa sull’architrave della porta d’ingresso della chiesa, in cui è scritto Aparve la Vergine A. MV16. Dato che il santuario era stato abbandonato dal popolo di Sintigliano, nel 1793 il vescovo di Sansepolcro Roberto Costaguti dcretò il passaggio del santuario medesimo al popolo di Cercetole. La leggenda di fondazione, tramandata dalla tradizione orale, parla della miracolosa apparizione della Vergine ad una pastorella nel 1516. La madonna offrì alla ragazza delle fragole, chiedendo in cambio che ogni giorno recitasse il rosario. Questa scheda è stata compilata da Susanna Buricchi. Clemente XI nel 1715 concesse l’indulgenza plenaria ai pellegrini che avessero visitato il Santuario della Madonna del Faggio. La giurisdizione vescovile è attestata dal primo documento d’archivio cha fa riferimento al santuario. Si tratta della Visita Pastorale del vescovo di Sansepolcro Niccolò Tornabuoni del 1568, da cui risulta che la chiesa fu costruita da una confraternita di uomini devoti di Sintigliano, i quali facevano celebrare messe nelle festività della Vergine e nella prima domenica di ogni mese. La cura materiale, nonché l’organizzazione dell’officiatura litigrica del luogo spettava ad una confraternita di uomini devoti di Sintigliano. Fino dal 1689 si affiancò alla confraternita, come garante della custodia del santuario, un eremita francese originario di Lione, fra Guglielmo Girardi, che rimase nel santuario fino alla sua morte, occorsa nel 1715. Dal 1715 al 1754 il nuovo eremita posto a custodia del santuario fu fra Gioacchino Gherardini da Volterra. Dal 1754 l’eremita fu Mattia di Lazzaro da Castelnuovo.
52036 Pieve Santo Stefano AR, Italy