Ubicazione originaria del Santuario: Ai lati dell’altare Note sulla raccolta: Non si dispone di informazioni sulla raccolta Conservazione attuale: In deposito
Il sacerdote messicano Blas Isidro Arriarga (probabilmente un gesuita espulso dal paese nel 1767) il 31 ottobre 1780 donò alla chiesa di San Materno l’immagine della Madonna del Lume ed introdusse a Melara il culto della Madonna del Lume ( o “Madre Santissima de la Luz”) che aveva avuto origine in Sicilia nel XVII secolo e che si era successivamente diffuso con estrema rapidità in America Latina ad opera dei gesuiti. L’iconografia della Madonna deriva da un’immagine che il padre gesuita siciliano Giovanni Antonio Genovesi portò con sé nelle missioni in America Latina. Si racconta che per la sua realizzazione avesse chiesto ad una religiosa devota alla Madonna di fare da tramite con la Vergine e che una volta realizzato il dipinto, che interpretava correttamente la visione, apparsa mentre una voce invocava “Madre Santissima della Luce”, questo diede immediatamente luogo a prodigi in Sicilia e nelle Spagne. Le vicende legate all’introduzione del culto della “Madonna della Luce” vennero narrate da S. Magro nel manoscritto Storia dell’Alto Polesine con speciale riguardo a Melara, un tempo conservato presso l’Archivio Storico Comunale di Melara, ora disperso. Con il breve del 6 dicembre 1780 papa Pio VI concede l’indulgenza plenaria (applicabile alle anime purganti, a tutti coloro che confessati e comunicati avessero pregato davanti all’immagine sacra, con l’intenzione: “ … pro Christianirum Principum concordia, haeresum extirpatione, ac S. Matris Ecclesiae exaltatione”).
45037 Melara RO, Italy