Madonna del Pozzo

In questi anni fu costruito l’attuale santuario, grazie al legato di Antonio Alquati. Il santuario ha una semplice facciata sormontata da un timpano arricchito, come il finestrone centrale, da decorazioni a stucco. L’interno è a navata unica; la sacrestia e la casa del custode sono frutto di aggiunte successive.Descrizione: L’affresco, collocato attualmente sull’altare maggiore, raffigura la Madonna col Bambino in braccio. La Madonna tiene nella mano sinistra un libro aperto dove si legge AVE MARIA. Dipinta verso la metà del ‘500, ne è accertata la presenza a partire dal 1605. L’affresco è arricchito da una decorazione a stucco composta da una cornice dorata, un festone verde con fiori d’oro e un volo d’angeli: due di questi sorreggono una grande corona, altri quattro sorreggono un drappo azzurro a stelle. Entrata in uso: tra l’anno 1550 e l’anno 1605 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Un tempo erano sulla parete interna della facciata Note sulla raccolta: La maggior parte della tavolette rimaste recano la data del XVIII sec. Quelle non datate sembrano in parte anteriori; inoltre le più antiche furono distrutte. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte Conservazione attuale: In sacrestia dal 1890

Nel 1605 il pubblico censo registra tre pezzi di terreno posseduti dalla cappella; nel 1608 il vescovo Diedo, in visita a Offanengo, trova una cappella dedicata alla Madonna delle Grazie e la reputa troppo esigua in rapporto al numero dei fedeli. In seguito l’oratorio viene demolito e, prima della ricostruzione dell’attuale santuario (1685), cessano anche le celebrazioni liturgiche. Si tratta di una normale devozione mariana; i fedeli si appellano alla Madonna per ricevere grazie. 1550-1605: costruzione di una cappella dove si venerava un affresco della Madonna, detta delle Grazie per le grazie che concedeva ai fedeli. / 1608: visita del vescovo Diedo, che trova una cappella. / 1611: visita del vescovo Diedo che al posto della cappella trova un oratorio nel quale vi si celebra la messa quotidianamente; l’oratorio, amministrato da un laico, viene posto sotto le dipendenze dell’arciprete della parrocchia. /1680-1685: costruzione del nuovo santuario. / 1711: miracolo della peste bovina. / 1850 circa: decorazione ad affresco dell’interno dell’edificio. / 1888: decorazione esterna. / 1890: bussole e pulpito in noce. / 1893: celebrazione particolarmente solenne per la festa dell’8 settembre. Nel 1911 il vescovo Bernardo Pizzorno accorda l’indulgenza di cinquanta giorni. Era l’arciprete della parrocchia di Offanengo ad avere la cura spirituale, e a lui faceva riferimento anche chi si occupava dell’amministrazione. Nel 1608 il vescovo Diedo trovò che si occupava dell’oratorio un certo Giovanni Paolo Vanzini, senza alcuna nomina formale. Il vescovo diede la sua approvazione, ma dispose che l’amministrazione facesse vedere i conti alla parrocchia.

26010 Offanengo CR, Italy
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