Madonna del Roseto

Il portale d’ingresso è sormontato da un’immagine in maiolica della Madonna. L’interno si presenta ad una sola navata, in fondo alla quale è collocato l’altare maggiore dove è posta la nicchia che custodisce la statua della Vergine.Descrizione: La statua risalirebbe agli inizi del secolo XIII. La Vergine ha il busto e le mani scolpiti in legno ed è vestita con sottana rosa e manto celeste ricamati in oro. L’opera rivela influssi dell’arte bizantina. La Madonna ha in grembo un Bambino ligneo di recente lavorazione, quello precedente fu trafugato nell’aprile del 1975. Immagine: Statua
Note sulla raccolta: Alcuni ex-voto risalgono al ‘700. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria

In un documento rogato a Melizzano nel 1374 si legge…in territorio castri Melitiani, diocesis thelesinae, sistere et constructum et aedificatum esse quoddam monasterium sub vocabulo S.Mariae de Roseto ordinis S.Benedicti monachorum alborum . Il 5 giugno del 1805 il santuario fu abbandonato in seguito ad un terremoto. Tra il 1536 e il 1595 la badia del Roseto divenne commendataria e il beneficio fu conferito agli ecclesiastici della famiglia Gambacorta e poi a quelli della famiglia Corso Salviati,entrambi signori di Melizzano. Nella bolla pontificia del 30 marzo del 1595, con la quale Clemente VIII confermava abate Pietro Gerardo Gambacorta, la badia veniva dichiarata esplicitamente beneficio ecclesiastico sine cura et conventu e senza l’obbligo della residenza. Negli anni successivi la badia conobbe un periodo buio e solo nel 1747, per interessamento del vescovo Antonio Falangola, la chiesa fu restaurata, mentre il monastero continuò ad andare in rovina.In seguito al terremoto del 5 giugno del 1805, la statua fu portata a Solopaca nella chiesa di San Mauro, dove fu abbandonata e dimenticata per circa quarant’anni. Nel 1844 i Solopachesi si trovarono a vivere un momento drammatico:una forte siccità si era abbattuta sulle campagne; allora si rivolsero alla Vergine, la estrassero dalla chiesa e la portarono in processione sulle rovine dell’antico santuario dove fecero solenne promessa alla Madonna che le avrebbero riedificato la chiesa se avesse fatto loro la grazia di una pioggia abbondante. E così accadde. A questo episodio risale l’altro nome della Vergine Madonna dell’Acqua. Il risveglio del culto mariano fu tale che l’autorità ecclesiastica assegnò al santuario un rettore per la celebrazione della funzioni liturgiche e due eremiti affinché custodissero la chiesa e ne curassero la manutenzione.

82036 Solopaca BN, Italy
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