Madonna del Sasso

La chiesa è stata costruita sulle rovine del teatro romano. La cappella fu rimaneggiata nel corso del secolo XVII.Descrizione: L’affresco (datato al XIII-XIV secolo) è bizantineggiante e ritrae la Vergine con il Bambino. Entrata in uso: nell’anno 1369 Immagine: Dipinto Descrizione: La Leggenda di fondazione vuole che l’immagine fosse stata scalfita da un soldato e che abbia sgorgato sangue. Il sangue della Vergine fu raccolto e conservato in un’ampolla di cristallo. Di questa reliquia fanno menzione gli inventari della chiesa di Sant’Agostno del 1402 e del 1417. Fino al 1866 sappiamo che la reliquia fu esposta ogni sabato alla venerazione dei fedeli. La reliquia originariamente era conservata nella sagrestia della chiesa, successivamente fu traslata nella cappella ma, con la cacciata degli agostiniani e la soppressione della chiesa del 1866 è andata perduta. Una suora molto anziana, appartenente alle Oblate dello Spirito Santo che si prendono cura della chiesa perché ospita le reliquie della beata Elena Guerra loro fondatrice, sostiene che quando era una giovane notizia un anziano frate minore si recava nella chiesa di Sant’Agostino per venerare il sangue della Vergine, che sosteneva essere stato murato nella cappella dove si trova l’immagine della Madonna, nota anche come Cappella Bocella. Entrata in uso: nell’anno 1369 Reliquia: Sangue Descrizione: In chiesa è conservato il corpo della beata Elena Guerra, istitutrice delle Oblate dello Spirito Santo. Entrata in uso: nell’anno 1959 Reliquia: Ossa
Ubicazione originaria del Santuario: Nella cappella Bocella, cioè nella Cappella dove è custodita l’immagine sacra. Tipologia degli ex voto: Luminarie, Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria, Oggetti vari Conservazione attuale: Molti ex voto sono stati trafugati. Per motivi di sicurezza non forniamo la collocazione di quelli rimanenti.
Nel 1630 a Lucca si sviluppò la peste bubbonica. Con decreto del 10 gennaio 1631 il Senato, d’accordo con il Vescovo, stabilì una processione solenne per il giorno 13 del mese, con l’immagine e la reliquia del sangue. Durante la processione, per evitare il contagio, i cittadini furono obbligati a rimanere in casa e a guardare dalle finestre. I cronisti scrivono che dopo la processione il flagello fu molto più mite.
La chiesa fu costruita nel secolo XIV, in data imprecisata, forse intorno al 1369, sulle rovine di una chiesa più antica, intitolata a San Salvatore (della quale rimangono i ruderi alla base del campanile) e detta di San Salvatore in muro perché era appoggiata alle mura della città. Interessante notare che molte pergamene testimoniano l’esistenza di San Salvatore e della chiesa agostiniana, ma nessuna fa riferimento all’immagine venerata precedentemente al secolo XIV. La tradizione orale della leggenda di fondazione vuole che la Madonna fosse del tardo periodo longobardo, ma nessun documento è in grado di dimostrarlo. Alla fine dell’Ottocento, dopo l’abbandono del 1866, la chiesa divenne magazzino e la Madonna del Sasso fu quasi dimenticata. Nel 1948-1949 l’immagine tornò alla venerazione dei fedeli con la Peregrinatio Mariae. L’immagine sacra venne trasportata (di notte, perché la gente di giorno lavorava) in pellegrinaggio in tutte le parrocchie diocesane. In quell’occasione la Madonna del Sasso fu chiamata la Madonna Pellegrina. La chiesa è stata riconsacrata soltanto nel 1959 ed accoglie le spoglie mortali della beata Elena Guerra. La venerazione nei confronti dell’immagine mariana è, oggi, quasi completamente estinta. La leggenda narra che l’affresco miracoloso si trovasse sul muro di uno dei contrafforti delle mura della città (San Frediano), dove era situato un ricovero per i soldati che custodivano la porta e dove era locata l’antica chiesa di San Salvatore in muro. Un soldato di questi, avendo perduto anche le vesti al gioco, afferrò un sasso e lo scagliò con violenza contro l’immagine della Vergine. Subito il soldato fu inghiottito da una voragine apertaglisi sotto i piedi, mentre dall’immagine della Madonna sgorgava sangue. Esiste anche una variante della leggenda: il bambino fu spostato dalla Vergine da destra a sinistra per evitare che il sasso lo colpisse e il soldato non fu inghiottito completamente ma rimase per molto tempo sepolto per metà, finché non fu inghiottito. Numerosi cronisti lucchesi riferendo la leggenda di fondazione la datano al 750. La buca dove sarebbe sprofondato il soldato, secondo i documenti, sarebbe stata chiusa nel 1627 quando fu spostato l’altare. Oggi, comunque, nella chiesa c’è una buca. Dipinto del XVII secolo che riporta la leggenda di fondazione. Nel 1643 il giovane cavaliere Carlo Boccella, dopo aver combattuto contro i Turchi, appese di fronte alla Vergine del Sasso i suoi trofei militari e il 29 marzo 1643 prese i voti tra i cappuccini. Questa scheda è stata compilata da Rita Bacchiddu. Il Cardinal Benedetto Odescalchi, non appena fu nominato Papa (Innocenzo XI) concesse l’indulgenza plenaria a tutti coloro che nel giorno della festa del santuario (terza domenica di Quaresima) avessero visitato il santuario. La cura del Santuario spetta alle Suore Oblate dello Spirito Santo. Nel 1369 Simone Boccella costruì la cappella della Madonna del Sasso e alla sua famiglia fu riconosciuto il diritto di patronato. Nel 1625 Francesco Boccella abbellì e restaurò la cappella. Anche la famiglia Bernardi fu tra i maggiori benefattori della chiesa e del convento: nel 1464 dette in dote della cappella del Sasso un orto e una casa. Le due famiglie si contesero per anni il patronato della cappella, ma i documenti attestano che rimase sempre alla famiglia Boccella.

Lucca, Province of Lucca, Italy


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