Madonna della Calvarola

Nel corso del Settecento vennero ricostruiti la facciata, il campanile e ultimata la serie di affreschi dedicati alla complessa iconografia mariana a opera di Pietro Scalvini. Gli ultimi restauri risalgono al 1973. Attualmente l’edificio liturgico ha un impianto ottagonale. Nello spazio a ottagono irregolare della navata, punto di incontro dei bracci della croce greca, si eleva una cupola a calotta sferica con eleganti decorazioni. Tangenti a essa, ampi archi trionfali su un ordine di paraste con capitello corinzio si piegano a libro in prossimità dei raccordi angolari e introducono negli spazi complementari: l’ingresso principale; le cappelle secondarie con brevi volte a botte e il presbiterio, un ampio vano quadrato voltato a vela. Il braccio della croce greca, occupato dal presbiterio, risulta più allungato rispetto agli altri: questa soluzione compositiva permette una mediazione tra l’ideale geometrico e simbolico rappresentato dalla pianta centrale e il tradizionale schema a sviluppo longitudinale di tipo basilicale, dove lo sguardo del fedele viene indirizzato verso l’altare maggiore. La facciata principale, composta da un ordine sovrapposto di lesene binate, tuscaniche e ioniche su un piedistallo continuo, si conclude con un frontone curvilineo.Descrizione: Si tratta di un affresco cinquecentesco raffigurante la Vergine in trono con il Bambino e san Giovannino. Entrata in uso: tra l’anno 1500 e l’anno 1600 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Lungo le pareti del presbiterio Note sulla raccolta: Trasferite per la maggior parte nella chiesa parrocchiale, se ne sono conservate solo nove, recuperate e restaurate nel 1975. Sei di queste richiamano l’impegno di fede collettiva verso la Madonna protettrice, tre raffigurano di scorcio il santuario e il suo ambiente. Una di queste tavolette è stata rubata nel 1979. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte Conservazione attuale: Parte nel santuario, parte nella parrocchiale

Sorge su una primitiva cappella dedicata a san Faustino (sec. XII) e poi a Santa Maria del Patrocinio (sec. XV). L’attuale impianto, a croce greca secondo il modulo aureo, è probabilmente da riferirsi al XVI secolo – prima metà del XVII secolo. La Madonna Addolorata sarebbe apparsa a Collebeato: sul luogo dell’apparizione sarebbe stato edificato il santuario. Era attiva una scuola del Rosario, a cui venivano elargite offerte per la celebrazione della messa, soprattutto in caso di pubbliche calamità.

25060 Collebeato BS, Italy
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