Madonna della Delibera

Nel 1896 il nuovo edificio era ultimato. Dell’antico santuario fu risparmiato soltanto l’affresco prodigioso. La chiesa è a tre navate. Nel 1944 subì ingenti danni a causa dell’acquartieramento delle truppe tedesche al suo interno. Nel 1955 si arricchi di due ali porticate e, in seguito, del piazzale antistante la chiesa.Descrizione: L’affresco raffigura la Madonna in trono con sulle ginocchia il Bambino proteso verso un punto esterno alla composizione. La Madre è coperta da un manto azzurro orlato d’oro. Accanto, in piedi stanno a destra S. Giovanni Battista giovinetto, a sinistra S. Cesareo. Sotto l’affresco si legge la data del 1417. Entrata in uso: nell’anno 1417 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Gli ex voto antecedenti al XIX secolo sono custoditi nella cattedrale di Terracina. Note sulla raccolta: Dall’inventario del 1730 risulta che molti ex voto d’argento erano disposti in un quadretto posto accanto all’immagine della Vergine. Sopra la balaustra del presbiterio è segnalata una trave dalla quale pendono molti quadretti di miracoli. Degli antichi ex voto non c’è traccia. Molti rovinati furono distrutti. Negli ex voto più antichi, è spesso raffigurata la scena del miracolo. In quelli più recenti domina la fotografia posta accanto a cuori e altri oggetti. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria, Oggetti vari Conservazione attuale: Gli ex voto sono appesi sulle pareti del corridoio, dietro il presbiterio. Il più antico è del 1818.

Il santuario risale almeno al 1417, data che appare sotto l’affresco ritenuto miracoloso. Altra data probante è il 1491 incisa sulla campana del campaniletto dell’antica chiesa, come attesta l’inventario compilato nel 1730 dal notaio terracinese Matteo Falasca. La tradizione popolare vuole che alcuni buoi,arando nei campi si fermassero in atto di venerazione nel luogo, dove fu rinvenuta, sepolta sotto terra, l’immagine della Vergine. 2 marzo 1715: visita pastorale del vescovo Bernardo Maria Conti; 19 aprile 1728: con la bolla In supremo apostolatus, Benedetto XIII assegna i beni del santuario alla cattedrale di Terracina. 21 aprile 1782: il vescovo Benedetto Pucilli visita il santuario. Fino al 1901 la cura affidata a un cappellano del capitolo della cattedrale nominato dal vescovo. L’edificio e i beni del santuario sono di origine laica: ciò fu esplicitamente riconosciuto dal vescovo Alessandro Argoli nella lettera con cui il 26 giugno 1540 conferiva il beneficio annesso alla cura del santuario al sacerdote presentato dal Comune. Il santuario fu eretto a spese pubbliche e conuni ed è sempre stato De jure patronatus della Comunità di Terracina.

04019 Terracina, Province of Latina, Italy
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