Madonna della Fonte

L’apertura di cappelle lungo le navate laterali, ma soprattutto il prolungamento della chiesa avvenuto nell’800 hanno profondamente alterato l’aspetto dell’edificio più antico. La facciata è stata completamente ricostruita con il solo inserimento del portale medievale. Proprio in questi anni, nel 1821, venne realizzata la cappella dove fu collocata la sacra icona della Madonna della Fonte.Descrizione: L’icona, eseguita su una tavola lignea (cedro del Libano), sarebbe una delle prime immagini portate dall’Oriente nel V secolo. Raffigura la Vergine con il Bambino riprendendo lo schema della Madonna di Andria. La Madonna indossa un maphorion color porpora, chiuso a collarino, mentre il Bambino è avvolto in una veste color rosso vivo. Il nimbo della Vergine propone come motivo decorativo dei cuori palmati in rosso e azzurrite, mentre il Bambino è caratterizzato da un nimbo crucesignato decorato da una maglia romboidale rossa con un piccolo fiore quadripetalo in azzurrite. Immagine: Dipinto, Icona Luogo: Fonte
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

L’icona della Madonna della Fonte fu probabilmente portata dall’Oriente dallo stesso San Sabino. La cappella della Fonte, all’interno della Cattedrale, fu realizzata nel 1821 come si legge su un’iscrizione posta al suo ingresso. La tradizione riportata da Angelo Andrea Tortora, prevosto di Canosa dal 1752 al 1780, vuole che la sacra immagine mariana, nascosta per molti secoli, fosse scoperta accanto ad alcuni acquedotti che, collegati un tempo con la cattedrale canosina, facevano confluire l’acqua verso una magnifica Fonte. Da qui il nome dell’icona che in realtà raffigura una Vergine Hodegitria. L’icona della Vergine della Fonte fu ritrovata casualmente alla fine del ‘700 accanto ai cosiddetti acquedotti che convogliavamo l’acqua verso una Fontana Antica, ricordata da alcuni viaggiatori del ‘700 come l’abate di Saint Non e Jean Louis Deprez e ritrovata soltanto nel 1827 dall’ingegnere barlettano Don Francesco Salminici. L’immagine della Vergine che prese per questa ragione il nome di Madonna della Fonte, fu subito fatta oggetto di culto dalla popolazione locale che nel mese di aprile di ogni anno la portava in processione. Collocata all’interno della Cattedrale, dal 1821 venne conservata su uno splendido altare di marmi mischi all’interno di una cappella realizzata per volontà dell’arcivescovo Vincenzo Petroni. La Cattedrale di Canosa, già ricordata al tempo dei longobardi venne consacrata nel 1102 e dedicata a San Sabino, infine ristrutturata nel 1111 dal normanno Boemondo di Altavilla. Nel 1118, sotto papa Gelasio II, Guglielmo II, duca di Puglia e Calabria, assunse il patronato della Basilica elevandola al rango di Cappella Palatina. Durante il pontificato di Papa Benedetto XV (1914-1922) la chiesa venne riconosciuta come Basilica/Cattedrale e concattedrale della diocesi di Andria dal 1916. Il 1 dicembre del 1815 Papa Pio VII concesse l’indulgenza per le novene del 9 febbraio e del 1 agosto.

Via Canosa di Puglia, 70022 Altamura BA, Italy
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