Madonna della Misericordia (in Santa Chiara)
Note sulla raccolta: Complessivamente si tratta di 36 pezzi. Le pitture votive sono in un sistema di cornici unite fra loro senza soluzione di continuità e suddivise in due gruppi, il tutto protetto da due grandi vetrine. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte
nella biblioteca del complesso devozionale esiste una raccolta di testimonianze scritte relative ad alcune grazie concesse dalla Madonna della Misericordia.
Originariamente si trattava di una chiesetta francescana, succursale della parrocchia di S. Agnese, eretta verso il secolo XIV da monache Clarisse, che risiedevano nell’attiguo monastero di S. Maria degli Angeli. La devozione particolare per questo luogo ebbe inizio nel 1850, quando l’11 maggio tre devote, Anna Bugli, Anna Achilli e Francesca Megani notarono un movimento negli occhi della Madonna; subito vi fu un grande accorrere di fedeli e l’immagine fu vista anche mutare il colore del volto e lacrimare. Questo fatto si sarebbe ripetuto più volte provocando un notevole concorso di persone da più parti d’Italia e anche dall’estero. Il prodigio viene commemorato il 12 di ogni mese, poiché il giorno dopo il mirabile evento vi fu nella chiesa grande concorso di fedeli. Il santuario è conosciuto in tutta la penisola anche grazie al periodico mensile Madonna della Misericordia, giunto al suo cinquantaquattresimo anno di vita, e numerose sono le testimonianze orali di intercessioni ottenute da fedeli di tutt’Italia. Molti si rivolgono ai Padri del Preziosissimo Sangue anche telefonicamente, per ricevere conforto spirituale e il sostegno della loro preghiera nei momenti di difficoltà. Il culto per questa immagine ebbe inizio nel 1850, quando l’11 maggio tre devote, Anna Bugli, Anna Achilli e Francesca Megani notarono un movimento negli occhi della Madonna; subito vi fu un grande accorrere di fedeli e l’immagine fu vista anche mutare il colore del volto e lacrimare. Questo fatto si sarebbe ripetuto più volte provocando un notevole concorso di persone da più parti d’Italia e anche dall’estero. Il prodigio viene commemorato il 12 di ogni mese, poiché il giorno dopo il mirabile evento vi fu nella chiesa grande concorso di fedeli. La leggenda di fondazione si può evincere dalle pubblicazioni segnalate in bibliografia. BIBLIOGRAFIA – Oltre ai testi specificamente dedicati a questo luogo di culto si rinvia ad alcuni repertori significativi che presentano sezioni relative al santuario. – ARTICOLO IN MISCELLANEA – Pezzoli Stefano, ‘Repertorio generale dei Santuari in Emilia Romagna’, in Arte e Santuari in Emilia Romagna 1987, pp. 179 – 239. (Per la diocesi di Rimini sono descritti i seguenti santuari: Madonna della Misericordia in S. Chiara) – LIBRO – MELDINI, Piero – MILANTONI, Gabriello – SISTRI, Alessandro – TERENZI, Piergiorgio – TURCHINI, Angelo, Figura Culto Cultura. I dipinti votivi della diocesi di Rimini, Ravenna 1981 (Si tratta del catalogo di una mostra, strutturato in tre parti: artistico-iconografica; cultuale e religiosa; antropologica ed etnografica. Passa in rassegna i dipinti votivi della diocesi di Rimini. Sono descritti i seguenti santuari: Madonna della Misericordia in S. Chiara) – LIBRO – PASINI Pier Giorgio (a cura di), Luoghi sacri del riminese. Itinerari giubilari, Rimini (Si tratta di una guida che permette di individuare i più importanti luoghi sacri del territorio di Rimini. Sono descritti i seguenti santuari: Madonna della Misericordia in S. Chiara) – LIBRO -TURCHINI Angelo, MASETTI ZANNINI Gian Ludovico, Storia di Rimini dal 1800 ai nostri giorni Rimini 1978 (Il volume tratta l’argomento della religione e della religiosità popolare a Rimini dal 1800 fino agli anni ’70. Sono descritti i seguenti santuari: Madonna della Misericordia in S. Chiara). originariamente si trattava di una chiesetta francescana, succursale della parrocchia di S. Agnese, eretta verso il secolo XIV da monache Clarisse, che risiedevano nell’attiguo monastero di S. Maria degli Angeli. Queste vi rimasero fino alla soppressione napoleonica (15 maggio 1810). La chiesa venne allora affidata a Don Antonio Sampaoli. Divenuto egli parroco di Bordonchio, questa passò a Don Giuseppe Rossi sino al giugno 1824, quando Giovanni Marchetti, Amministratore Apostolico di Rimini, la diede ai Missionari del Preziosissimo Sangue, sacerdoti di vita apostolica. Nel giugno 1824 Giovanni Marchetti, Amministratore Apostolico di Rimini, diede il santuario ai Missionari del Preziosissimo Sangue, sacerdoti di vita apostolica. la cura spirituale della chiesetta francescana, succursale della parrocchia di S. Agnese eretta verso il secolo XIV da monache Clarisse, che risiedevano nell’attiguo monastero di S. Maria degli Angeli, venne affidata alla parrocchia di Sant’Agnese. Sino al giugno 1824, quando Giovanni Marchetti, Amministratore Apostolico di Rimini, diede il santuario ai Missionari del Preziosissimo Sangue, sacerdoti di vita apostolica.
Vicolo Santa Chiara, 28, 47921 Rimini RN, Italy