Madonna dell`Aiuto

Nelle Note Storiche lasciateci da don Gregorio Lodolo, parroco a Corno dal 1881 al 1915 apprendiamo che l’oratorio è stato più volte ampliato con la carità dei fedeli. Nel 1760 le elargizioni popolari permisero di costruire l’altare di marmo nella cui nicchia venne posta la statua della Madonna. Si sa di certo che divenuta la chiesetta troppo angusta per accogliere i devoti che accorrevano da tutti i dintorni, nell’anno 1838 ci fu un intervento di ampliamento realizzato da Giuseppe Cabassi di Corno. Al corpo centrale vennero aggiunti il colonnato esterno e l’atrio. Sostituzione del campanile a vela sul frontale della costruzione con una torre campanaria vera e propria, completata nel 1922.Epifania: Madonna Immagine: Statua
Note sulla raccolta: Di una lunga serie restano sei ex voto figurativi, dal secolo XVIII al 1953. Oltre ai quadretti dipinti restano una quarantina di cuori votivi, ricami e dediche di epoca più recente. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria

Si tratta di una leggenda di fondazione, simile ad altre leggende di fondazione friulane, in cui un’immagine della Madonna arriva da lontano e si ferma presso il luogo nel quale desidera essere venerata. La tradizione dice che la statua della Beata Vergine che ora si venera nella chiesa della Madonna dell’Aiuto sia stata trasportata dalle acque del torrente Corno fino nei pressi dell’abitato. 1620. La prima domenica di agosto si registra una processione degli abitanti di Corno alla Madonna delle Grazie di Udine. Quattro anni più tardi, nel 1624, risulta dagli Annali dello stesso santuario che il voto alla Madonna delle Grazie di Udine fosse annuale. In seguito all’epidemia di colera del 1836 che lasciò queste popolazioni indenni, gli abitanti del luogo chiesero ed ottennero per un decennio solenni funzioni che Sua Santità Papa Gregorio XVI arricchì della plenaria indulgenza. Sotto la giurisdizione spirituale dell’Abbazia benedettina di Rosazzo vi era anche la parrocchia di Corno, con la titolare di S. Maria. Il patriarca carinziano Voldarico di Eppenstein, elevato il monastero agostiniano in abbazia, intorno al 1090, concesse non solo privilegi e donazioni di terreni infragiurisdizionali, ma, al momento del suo massimo splendore, nel secolo XIII, arrivò a comprendere molti paesi istriani e più di trenta paesi nella vallata dell’Isonzo, fino a Tarvisio. Papa Innocenzo IV con diploma dell’11 agosto 1245 dichiarò il monastero indipendente e lo pose sotto la diretta protezione della Santa Sede. Successivamente l’Abate di Rosazzo ottenne autorità e funzioni pari a quelle di un vescovo, oltre al grado e all’autorità di un principe, con alle sue dipendenze un governatore civile che amministrava la giustizia e curava l’amministrazione.

Via Forum Julii, 142, 33040 Corno di Rosazzo UD, Italy
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