Madonna dell`Alto

Numerose modifiche strutturali hanno stravolto l’assetto originario: è stato spostato il portale e chiuso un robusto arco di periodo chiaramontano che immetteva in una cappella costruita successivamente. Il nartece ha come copertura una crociera costolonata che poggia su quattro robusti pilastri a pianta quadrata e decorati da colonnine tufacee ormai quasi completamente abrase. Il mutamento più sostanziale è stato eseguito nell’area celebrativa: per consentire l’insediamento votivo della statua della Vergine col Bambino viene smantellata la conca absidale, tompagnato l’arco absidale ancor’oggi visibile e costruita una cassa muraria con funzione di nicchia.Descrizione: La statua rappresenta la Madonna in piedi col Bambino in braccio che col braccio sinistro le si aggrappa alla veste la mano sinistra mentre nella destra tiene il globo crociato, è opera dello scultore lombardo di scuola michelangiolesca, Giacomo Castagnola, fu commissionata nel 1572 da cavaliere gerosolimitano Fra Giovanni Giorgio da Vercelli. Essa sostituì, probabilmente, un perduto affresco raffigurante la Vergine Maria THEOTOKOS e risalente all’epoca della fondazione della chiesa. Entrata in uso: nell’anno 1572 Epifania: Vergine Maria con Bambino Immagine: Statua Luogo: Altro
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

In prossimità della chiesa sorgeva una roccia sulla quale era incisa una croce, meta di tutti i pellegrini, ad indicare il luogo in cui aveva sostato la statua della Madonna dell’Alto nel giorno del suo ingresso nel santuario. Il santuario fu nelle cure dei monaci basiliani di rito greco sino al 1445, come testimoniano i due affreschi bizantineggianti che raffigurano nell’abside San Basilio e San Giovanni Grisostomo. Nel 1479 passò ai benedettini, e nel 1567 Pio V lo attribuì in commenda all’Ordine gerosolimitano di San Giovanni d’Acri. Nel 1810 con l’arrivo dell’esercito napoleonico, i beni della commenda e il santuario vennero incamerati dal Re delle Due Sicilie. Dopo il 1866 il santuario venne riscattato e restituito al clero di Mazara.

91026 Mazara del Vallo, Province of Trapani, Italy
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