Madonna delle Grazie

1870 l’edificio viene ricostruito con le elemosine dei fedeli, per volontà del parroco. Venne inoltre aggiunto un robusto campanile in pietra, con guglia ottagonale e 2 campane; ampliata la canonica; eretta la sagrestia; aggiunta una camera ad uso del coro. 1932 restauri. Il santuario venne ricostruito dalle fondamenta per intervento del parroco don Cavazzuti che utilizzò 16.000 lire ricavate dalla vendita dell’oratorio di San Rocco di Sestola, demolito. La facciata presenta cornicione a capanna su teoria di arcatelle neoromaniche, ampio portale, 2 finestre, rosone.Descrizione: Immagine dipinta su muro che ritrae la Vergine con il bambino. Immagine: Dipinto Descrizione: Fino verso la metà del Settecento, venne venerata anche una pregevole scultura raffigurante la deposizione di Cristo dalla croce. Dalla metà del Settecento poi, la scultura venne traslata nella chiesa parrocchiale del capoluogo, e viene ancora oggi portata in processione nella chiesa il Venerdì Santo dopo una solenne Via Crucis. Immagine: Statua
Note sulla raccolta: 53 tavolette databili tra XVIII e XIX secolo Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte

Secondo una visita pastorale del 1654 il santuario sarebbe stato precedente alla chiesa parrocchiale. La costruzione del santuario sarebbe avvenuta per custodire una immagine miracolosa della Vergine con Bambino, che avrebbe preservato Sestola dalla pestilenza. Il decreto di riconoscimento dell’avvenuta elevazione a santuario risale al 1993. La costruzione del santuario sarebbe avvenuta per custodire una immagine miracolosa della Vergine con Bambino, che avrebbe preservato Sestola dalla pestilenza. La data indicata per l’entrata in vigore della prima parrocchia è quella relativa al documento più antico in essa conservato. BIBLIOGRAFIA – I seguenti testi, già inseriti nel repertorio bibliografico in collegamento a santuari della diocesi di Modena, presentano riferimenti e bibliografia utili per la ricerca in corso: LIBRO – BALDELLI FRANCA, Gli archivi parrocchiali della provincia di Modena, 1994. (Il lavoro prende in esame tutte le parrocchie della diocesi Modena-Nonantola ricostruendone brevemente la storia e il patrimonio documentario. In particolare: Santuario della Madonna delle Grazie: pp. 59-60) – LIBRO – SILINGARDI GIANCARLO, Santuari Mariani Modenesi, Modena 1979 (Santuario della Madonna delle Grazie: p. 213) – ARTICOLO IN MISCELLANEA – PEZZOLI S., Repertorio generale dei santuari in Emilia Romagna, in Arte e santuari in Emilia Romagna, Cinisello Balsamo 1987 (Diocesi di Modena: Santuario della Madonna delle Grazie: p. 204) – LIBRO – Amministrazione Provinciale di Modena. Istituto per i beni culturali dell’ Emilia Romagna, Insediamento storico e beni culturali. Il Frignano. Comuni di Fanano, Fiumalbo, Montecreto, Pievepelago, Riolunato, Sestola., Modena 1998 (Santuario della Madonna delle Grazie: vol.II, 352-353) – LIBRO – LONGAGNANI, MANICARDI, SCHIFANI CORFINI , Le Case le Pietre le Storie. Itinerari nei comuni della provincia di Modena, Modena 1980 (Breve descrizione del contenuto: è una guida, a cura della Provincia di Modena, che prende in rassegna tutti i luoghi da visitare nei singoli comuni. All’ inizio sono proposti anche alcuni itinerari tematici, uno dei quali è proprio dedicato ai santuari. Santuario della Madonna delle Grazie: p. 333) -. Fu patronato parrocchiale dalla seconda metà del XIX secolo. Il patronato passò in successione attraverso alcune famiglie di Sestola: Albinelli, Martinelli e Passerini.

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