Madonna delle Lacrime

Descrizione: L’immagine rappresenta la Madonna con Gesù bambino, probabile opera di Giorgio da Saronno, che la dipinse intorno al 1530. Non è possibile stabilire con certezza se l’affresco dell’altare maggiore sia quello legato all’evento miracoloso, data la presenza in sacrestia di un secondo affresco cinquecentesco, staccato, di identico soggetto. Entrata in uso: nell’anno 1533 Immagine: Dipinto
Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: Gli ex voto fanno da contorno all’immagine della Madonna venerata.
I miracoli di cui si ha notizia sono riportati dallo storico padre Eufrasio da Dervio; egli riporta alla lettera le principali deposizioni che servirono per il regolare processo canonico, istituito dai francescani, ordinato e diretto dal vescovo, mons. Filippo Archinti e porta anche la firma di testimoni oculari, tra i quali un certo Giovanni Solari e il canonico Cassoni [atti conservati nell’archivio della Curia vescovile di Como]. Altri miracoli e grazie sono registrati in un manoscritto conservato nell’archivio del convento di Dongo, raccolti da padre Bonagratia da Varenna e da padre Giuseppe da Treviglio.
Anno dell’erezione del piccolo tempio, dopo il miracolo della lacrimazione avvenuto il 6 settembre 1553. La tradizione narra che nel 1553 e nel 1541 le piene del torrente Albano lasciarono illesa un’immagine della Vergine con Gesù bambino, affrescata in una piccola edicola, fatta erigere da un devoto in difesa della sua vigna. Il 6 settembre 1533 la Madonna pianse e la popolazione considerò il pianto come un avvertimento contro l’incombente eresia luterana che dai Grigioni minacciava la zona. Venne quindi eretta sul luogo una chiesa a memoria dell’avvenimento.

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