Madonna dell`Udienza

Intorno al 1840 venne eretto il campanile.Descrizione: La statua, databile tra la seconda metà del XV e l’inizio del XVI sec., rappresenta la Vergine in piedi con in braccio Gesù bambino a cui porge con la mano destra un melograno dorato. Il capo, volto verso sinistra, è velato; il mantello, che scende con pieghe fitte e ricche sul braccio destro, è raccolto all’altezza del gomito sul braccio sinistro per tenere il bambino, e vi spiccano stelle ad otto punte in oro zecchino. La veste è ricca di morbido panneggio e resa più particolare da arabeschi in oro zecchino. Il volto, giovane, guarda il Bambino che volge lo sguardo verso la madre e poggia la mano destra sul petto di lei e la sinistra sul melograno. Nella tradizione il melograno rappresenta la chiesa composta da uomini uniti nella fede. La scultura è alta 135 cm. e poggia su una base ottagonale alta 28 cm., caratterizzata da tre testine di cherubini alati e dalle lettere dorate AGP, forse le iniziali del committente. Entrata in uso: nell’anno 1594 Epifania: Maria Santissima dell’Udienza Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: Su nastri appesi alla statua della Vergine. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Figurine antropomorfiche, Oggetti vari Conservazione attuale: Pannelli appositi nella chiesa.
La narrazione è in un manoscritto dell’800 conservato presso la Biblioteca Comunale di Palermo, in cui si narra che, in occasione del colera del 1837, il cappellano della chiesa del Carmine chiese l’intercessione della Madonna dell’Udienza.
Il 1594 è la data in cui i Padri Carmelitani provenienti dal convento di Sant’Antonio si insediano nella Chiesa. Alla chiesa appartengono molti legati a scopo benefico la cui origine si fonda su vari testamenti che condizionano l’uso delle donazioni per dotare quattro orfane che si dovessero sposare durante l’anno. Vi erano, inoltre, delle pratiche obbligatorie di pietà da svolgere quotidianamente, altre periodicamente. I confrati avevano diritto, al momento della morte, a 40 messe di suffragio a spese della confraternita, ad essere sepoliti negli spazi riservati alla confr. Anticamente era proibito ai congregati di giocare nei luoghi pubblici, di portare armi, di andare a ballare e di tesserare le donne; era obbligatorio intervenire nelle processioni. La data 1859 è del tutto indicativa, perchè è la data di fondazione della Congregazione di Maria Santissima degli Agonizzanti che, solo qualche anno dopo, avrebbe preso il patronato della chiesa. Anticamente la confraternita era detta di Maria Santissima della Sciabica.

90030 Giuliana PA, Italy
  • contatto telefonico:
  • ubicazione:Link Google maps