Madonna dell`Uva Secca

Edificio a navata unica con tetto a capriate. All’interno due altari laterali. Un ruolo importante nell’edificazione della chiesa, o almeno nella realizzazione degli arredi, può essere stato assunto da un ramo della famiglia Malaspina, come documenta lo stemma gentilizio della casata che campeggia nella cantoria di legno intagliato posta sulla controfacciata sopra il portone d’ingresso, o l’iscrizione MADDALENA MALASPINA su un lato della base quadrata della monumentale acquasantiera in marmo rosso di Verona.Descrizione: L’affresco, attribuito ai discepoli di Altichiero da Zevio (seconda metà del ‘300), rappresenta la Dormitio Virginis. Il dipinto costituisce la parte centrale di un trittico. In occasione della costruzione della nuova chiesa, nel 1611, l’affresco fu staccato e collocato nel nuovo edificio. Entrata in uso: tra l’anno 1350 e l’anno 1400 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Conservati nel santuario Note sulla raccolta: Della raccolta, andata quasi totalmente dispersa, rimangono cinque tavolette dipinte, una lamina cuoriforme ed alcuni oggetti preziosi, databili dal XVII al XX secolo. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Protesi vere o rappresentate, Oggetti vari, Altro Conservazione attuale: Gli ex voto sono conservati nel santuario

Un documento redatto dal Comune di Verona, datato 13 luglio 1178, dichiara che un cippo di confine del suo territorio si trovava ad viam Sanctae Mariae ad vithesiceum. Notizie documentate sul piccolo santuario si ricavano dalla visita pastorale del vescovo Giberti dell’11 ottobre del 1526. A quella data la chiesa godeva di una rendita di 60 ducati, assicurati da appezzamenti di terreno. La visita del 17 agosto 1533 documenta invece il degrado in cui versava l’edificio che indusse la comunità a ricostruirlao nel 1611.In seguito alle disposizioni napoleoniche, del 1806, la chiesa venne chiusa e la Società della Madonna della Via Secca fu soppressa. Tuttavia l’anno successivo il santuario venne riaperto al culto e la confraternita riprese ad operare. Nel 1973 la chiesa si trova chiusa al culto, ma sotto la spinta del Comitato per il Santuario della Madonna dell’Uva Secca, fondato nel 1985, iniziarono i lavori di restauro sull’immobile che vennero completati nel 1993. Indulgenza plenaria, nella festa solenne dell’Assunzione, concessa con il breve pontificio del 7 giugno 1709. Indulgenza concessa da papa Pio IX del 1861, dall’alba al tramonto, nelle feste principali della Madonna: Immacolata, Natività, Annunciazione e Assunzione.

37064 Povegliano Veronese VR, Italy
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