Madonna di Civezzano

La chiesa arcipretale di Santa Maria Assunta, pieve ab immemorabili, domina il paese di Civezzano con la sua struttura interamente rivestita in pietra rossa. Gli scavi archeologici condotti nel 1990 hanno portato in luce le fondazioni di due precedenti edifici sacri risalenti rispettivamente al V e all’VIII-X secolo, che testimoniano una tradizione devozionale antica, di molto antecedente alla prima menzione dell’edificio (1202). Divenuto famoso all’inizio del XVI secolo per il fatto di custodire un’immagine mariana miracolosa capace di attirare pellegrini provenienti da ogni parte del principato vescovile, il santuario civezzanese fu interamente ricostruito su iniziativa del principe vescovo Bernardo Cles tra il 1522/1533 (la data di inizio lavori incerta) e il 1537, mantenendo l’orientamento ad est della pieve medievale. In assenza di documenti, il progetto della nuova arcipretale stato assegnato prima ad Antonio Medaglia e poi ad Alessio Longhi. La facciata delimitata lateralmente da paraste coronate da capitelli abitati da teste leonine e coppie di delfini affrontati, sostenenti un cornicione modanato oltre il quale si erge un frontone triangolare centrato da oculo. La zoccolatura in pietra a vista interrotta da un portale architravato attribuito al Longhi, nel cui fastigio ricorre l’arme del cardinale promotore del rifacimento; l’ingresso affiancato da due finestre a luce rettangolare e sormontato da un rosone a sei lobi. Le fiancate laterali sono scandite da una successione di paraste in pietra calcarea bianca nascenti da una zoccolatura continua, eminente in corrispondenza delle stesse. Il lato destro reca ampie monofore archiacute, aperte in corrispondenza della prima, seconda e quarta campata; un portale secondario, architravato e frontonato, si dispone all’altezza della terza campata. Ulteriori monofore archiacute si aprono sul lato sud del presbiterio e sulle pareti oblique dell’abside. La fiancata sinistra, cieca, si caratterizza per la presenza della sacrestia emergente e della torre campanaria, la cui edificazione si ritiene coeva a quella dell’edificio sacro. Lo svettante campanile a base quadrangolare presenta il medesimo rivestimento della chiesa, della quale condivide anche il cornicione marcapiano; la cella campanaria, illuminata da strette bifore centinate sormontata da un ballatoio aggettante retto da mensoloni. La cuspide ottagonale presenta quattro timpani triangolari centrati da monofore archiacute. L’interno si sviluppa a navata unica ripartita in quattro campate da coppie di semipilastri a fascio in pietra a vista, alle quali si raccordano i costoloni dell’insolita volta a botte unghiata e reticolata. Il presbiterio, rialzato su un gradino, introdotto da un arco santo a luce ogivale e si conclude in un’abside poligonale. Negli angoli si dispongono semipilastri a fascio in pietra a vista, raccordate alle nervature della volta reticolata.tardogotica, prima met sec. XVIDescrizione: Statua lignea della Madonna con Bambino (XVI sec.?), ma probabile che precedentemente ne venisse venerata un`altra poi andata perduta. Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: nella chiesa (?) Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte Conservazione attuale: disperse
Ancora prima della costruzione della chiesa rinascimentale, la Madonna di Civezzano era assai famosa in regione, meta di numerosissimi pellegrini e oggetto di grande devozione: lo ardisco di asserire scrive il Vaja che la devozione rimonta fino al 100 secolo o poco dopo e che fu causata da qualche grazia straordinaria e dalla piet del popolo, soprattutto della comunit, nonch dei Vescovi di Trento che avevano e nutrivano una speciale predilezione a questi colli ove avevano anche dei feudatari. Una prima conferma importante di tale fama ce la danno due lettere del cardinale Bernardo Cles pubblicate nel 1762 da padre Bonelli. Se all`importanza della Pieve di Civezzano aggiungiamo la particolare devozione alla Madonna da parte del Principe Vescovo (assai evidente soprattutto nel secondo dei documenti) possiamo forse spiegarci il perch della costruzione a Civezzano di un edificio tanto importante, edificio che nei decenni successivi accrebbe ulteriormente la notoriet del paese e di questa Madonna Miracolosa. Di essa trattano molti degli antichi storici, dandoci inoltre utili descrizioni del monumento: Il Massarello nel 1545, Il Pincio nel 1546, Lorenzo Beyerlinck nel 1665, Vigilio Vescovi nel 1669, Il padre gesuita Gumppenberg nel 1672, Michelangelo Mariani nel 1673. Il santuario ebbe inoltre due brevi pontifici di Papa Gregorio XII (1 575 e 1583) e uno di Pio VI (1784) e il paese, come ricorda il Bezzi: prese anche il nome della Madonna, cos che nella sala delle carte geografiche, che congiunge i musei vaticani colla Cappella Sistina, nel quadro della regione veneta, il luogo segnato col nome di Sancta Maria de Cisuezan.
V&nbsp;&nbsp;(preesistenze intero bene)<br><br>Si ignora l’epoca di fondazione della chiesa di Santa Maria Assunta, ricordata dalle fonti come pieve ab immemorabili. Gli scavi archeologici condotti nel 1990 hanno per messo in luce le fondazioni di un edificio sacro absidato risalente al V secolo. rimasta la chiesa pievana, ma come santuario stato abbandonato (a favore della Madonna di Pin). Qualche tentativo di recupero negli ultimi anni. Nel 1808 vi venne trasferita da Pin l`immagine della Madonna di Caravaggio; l`anno successivo, a furor di popolo, venne per riportata sull`altipiano (vedi Madonna di Pin).

Via Telvana, 9, 38045 Civezzano TN, Italy


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