Madonna di Muris

Edificio ad aula, orientato, con sedime a livello del piano di campagna, presbiterio rettangolare notevolmente aggettante e di volumetria ridotta. Il corpo di sacrestia annesso al presbiterio a meridione, i locali di disbrigo e il corpo caldaie annesso a settentrione. L’edifico della canonica annesso a meridione dove, nell’innesto fra l’aula, il presbiterio e la sacrestia, addossata la torre campanaria. Il prospetto, templare con timpano e cornice modanata, oculo di areazione, decorato da quattro paraste e il cornicione dipinti con al centro l’immagine della Madonna con Ges Bambino. Portale lapideo con architrave. L’interno dell’aula, dalle pareti mosse dai continui cambi di livello, presenta una volumetria centralizzata in rapporto al raccordarsi delle partizione a spicchi del soffitto; gli angoli parietali sono smussati con nicchie al loro interno; le pareti e del soffitto a volta sono vistosamente decorate con dipinti; due sono le finestre termali contrapposte. Il presbiterio, rialzato i quattro gradini, prospetta con l’arcosanto a tutto sesto evidenziato dall’unghia a soffitto; l’area dell’altare illuminata da due finestre e voltata a crociera dipinta. La controfacciata ripropone a specchio le partizioni e le nicchie del prospetto verso l’altare. La pavimentazione in lastre di gres con corsia centrale.Nel 1809 la chiesa fu occupata militarmente dai Francesi, adibita a polveriera e poi rovinata gravemente, tanto da essere demolita; il nuovo santuario fu ricostruito nel 1847 e rimaneggiato nel 1925.Descrizione: Statua della Madonna col Bambino (lignea, della met del XVI sec., forse di B. Mioni, dorata nell’Ottocento), seduta in trono con una corona di stelle. Entrata in uso: tra l’anno 1550 e l’anno 1550 Epifania: Madonna col Bambino Immagine: Statua
Note sulla raccolta: Secoli XIX-XX. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte Conservazione attuale: Sacrestia.

1367&nbsp;&nbsp;(documentazione intero bene)<br><br>Fin dal Trecento era attestato un piccolo Santuario Mariano citato in una sentenza datata 6 aprile 1367, e che fino ad oggi il documento pi antico a citare la chiesa di Santa Maria di Muris.La localit in cui sorge il santuario, Muris, popolarmente collegata ad Aquileia, ricordata in documenti di et longobarda tra le donazioni al monastero femminile di Salt. Vi sono poi documenti relativi a lasciti vari dal XIV sec. alla chiesa di Santa Maria di Muris ed alla sua Fraterna. L’edificio primitivo, forse del XVI sec., venne demolito dopo essere stato gravemente danneggiato dai Francesi che lo avevano adibito a polveriara. Il santuario attuale nasce nel 1828, quando iniziano i lavori di ricostruzione a cui concorrono 37 paesi vicini, insieme a Percoto (ricordati in una lapide sopra il portone del santuario); i lavori terminano nel 1847. Due anni dopo, completato l’altare, vi fu collocata la statua della Madonna, finora custodita nella parrocchiale di Percoto. La chiesa fu consacrata nel 1909. L’unico custode del santuario di cui si abbia notizia don Giovanni Battista de Colle di Mereto di Tomba (1866-1897). In seguito, essendo insufficienti le rendite del santuario per garantire il mantenimento di un sacerdote, la cura spirituale fu affidata al parroco di Percoto.

Via Crimea, 33050 Pavia di Udine UD, Italy
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