Madonna di Pietraquaria

La chiesa Santa Maria stata ricostruita pressappoco dove si trovava quella antica. Iniziata nel 1934 stata inaugurata dodici anni dopo, il 2 dicembre del 1946, sebbene non completamente ultimata. La chiesa composta da tre navate, con pilastri che ne suddividono la superficie. Quella centrale pi alta delle laterali ed ha otto finestre su ogni lato, con arco a tutto sesto. La facciata principale del tipo saliente presenta tre portali con rosone posizionato in asse al di sopra dell’ingresso principale. Linterno illuminato dal grande lucernario della facciata e diviso in tre navate da pilastri che ne scandiscono lo spazio. Le navate laterali hanno un piccolo altare sulla parete di fondo con le statue del Sacro Cuore e dell’Addolorata; sono state invertite di posizione nel 2000, anno in cui stata ricavata, sotto l’altare di destra, un urna trasparente che contiene l’immagine del Cristo morto. Su ogni parete laterale vi sono due finestre e quattro nicchie per i santi. Fra le statue esposte, quella di San Sebastiano ha resistito al terremoto ed l’unica presente a suo tempo nell’antica chiesa parrocchiale.Nel 1968 su finanziamento della Cassa per il Mezzogiorno furono iniziati i lavori di ampliamento e restauro della chiesa. E’ stato sistemato l’interno della chiesa con il consolidamento della volta di copertura, il restauro delle stuccature e dorature. E’ stato eseguito inoltre un pavimento in lastra di pietra di Trani e lo spazio interno alla chiesa stato ampliato. I locali attigui alla chiesa e al campanile sono stati definitivamente sistemati con pi efficaci coperture e rivestimenti impermeabilizzati. L’immagine della Madonna di Pietraquaria stata posta in una nicchia di onice. Ai lati dell’immagine si trova una serie di affreschi raffiguranti i miracoli operati dalla Madonna.Descrizione: Il quadro della Madonna prima del restauro era assai rovinato. Teodoro Mommsen, che lo osserv nel 1879, ritenne che esso era riferibile al XIV secolo. Rappresenta la Madonna in piedi, con tunica e manto stellato, che sorregge col braccio destro il figlio benedicente. Tale simulacro, con decreto del capitolo Vaticano, fu solenemente incoronato il 16 settembre 1838 da mons. Giuseppe Segna, con grandiosi festeggiamenti cui prese parte una moltitudine di fedeli. L’importanza di questo avvenimento fu riconfermata sia nel cinquantenario che nel centenario. Entrata in uso: tra l’anno 1300 e l’anno 1399 Epifania: Madonna. Immagine: Dipinto Luogo: Altro
Ubicazione originaria del Santuario: Originariamente gli ex voto stavano appesi nella sagrestia e intorno all’altare, ma in tempi diversi furono tolti, sia perché deteriorati dal tempo e sia per utilizzare queli di valore nelle varie spese di ricostruzione della chiesa. Note sulla raccolta: Ex-voto e donativi testimoniano tanti interventi della Madonna in occasione di pubbliche e private calamità. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria, Oggetti vari, Altro
Presso l’archivio di Avezzano è conservata una lettera del 1893 di don Luca Boleo, parroco di San Pelino, il quale dichiara di aver ricevuto la grazia della pioggia dalla Madonna di Pietraquaria a cui si erano rivolti i devoti di San Pelino e di Avezzano (cfr. ADM, fondo C/90 fasc.2172).
IX&nbsp;-&nbsp;X&nbsp;(presistenze intero bene)<br><br>I monaci di Montecassino arrivarono nell’area palentina e sui monti fra Avezzano, Luco e Capistrello con l’edifficazione dei monastero di Sanctae Mariae de Luco divenuto poi sede della prestigiosa prepositura cassinese della Marsica. A questa prepositura apparteneva dall’anno 970 circa, il monasterum Sanctae Mariae n Cesis.La prima testimonianza dell’esistenza di una chiesa dedicata alla Vergine presso il feudo di Pietraquaria, soggetta al conte d’Albe, riportata dal Catalogo dei Baroni nel 1188 (cfr. Jamison E., Catalogus Baronum, p.215, n 1110) e da un documento di Clemente III del 1188. Con questo documento si conferma ad Eliano, vescovo dei Marsi, le rendite e beni concessi, e, fra questi le chiese di S. Mariae, S. Joannis, S. Petri in Aquaria. Ci testimonia che prima della distruzione del feudo di Pietraquaria la presenza nel territorio di una chiesa dedicata a S. Maria. Le notizie si perdono fino al secolo XVII, quando nel 1614 furono eseguiti alcuni restauri nella chiesa. Secondo la tradizione, alcuni secoli fa, un pastorello sordomuto che custodiva il gregge sulla vetta del Salviano, vide su una mula un quadro raffigurante la Vergine che, parlandogli, gli fece prodigiosamente riacquistare l’udito e la parola. Il fortunato ragazzo corse a narrare il miracolo al sacerdote e ad altri avezzanesi, che, recatisi nel luogo dove era avvenuto il prodigio, trovarono il quadro della Madonna. Da ci furono indotti a dedicare un tempio alla Madonna. Nel 1891 il vescovo dei Marsi Enrico De Dominicis, istitu la Congregazione Spirituale sotto il titolo di Maria Vergine Immacolata di Pietraquaria. Nel 1978 monsignor Domenico Valeri proclam Maria Santissima di Pietraquaria patrona di Avezzano. Il santuario fu pi volte dotato di indulgenze. La prima documentata quella di Clemente XI del 13 luglio 1735 che concesse l’indulgenza plenaria a tutti coloro che, dopo essersi confessati e comunicati, avessero visitato il santuario nel giorno di San Gaetano. In seguito Clemente XIII il 4 maggio 1763 concesse indulgenze per sette anni in occasione della festa che cadeva la quarta domenica di maggio. Pio VII, infine, il 21 aprile 1818, concesse il privilegio di recitare nella quarta domenica di maggio l’Officio con la santa messa ut ad nives ritu duplici maiori. Da un documento conservato presso l’archivio della diocesi dei Marsi si evince che il patronato sulla chiesa di Pietraquaria risulta essere regio e non comunale, secondo una deliberazione decurionale del 27 agosto 1852 (cfr.fondo C/81 fasc.1604). Tale stato di cose persisteva ancora nel 1934, quando fu rinnovata la deliberazione dell’anno 1852 (cfr. fondo C/96 fondo 2422).

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