Madonna di Pozzo Faceto

Nel XVI secolo il santuario viene ampliato con l’aggiunta di una campata alla navata e dell’abside. A fine ‘500 vengono aggiunti al fianco nord dell’abside due corpi di fabbrica su due livelli. Nello stesso periodo si realizza ad opera del Balì l’ospizio, ubicato sul fianco sud del santuario. Contestualmente la copertura a capriate del santuario viene sostituita da una volta a botte. Nel 1718 si effettua il raddoppio dell’impianto con una seconda navata sul fianco nord. Nel XVIII secolo l’affresco venerato viene trasferito dal fianco sinistro nell’abside, sull’altare maggiore.Descrizione: L’affresco ritrae la Vergine in trono con Bambino. La Madre, con il capo coronato ed i capelli raccolti da un sottile nastro, cinge con il braccio sinistro la spalla del Figlio. Questi, ritratto in piedi e di profilo, è colto nel gesto affettuoso di accostare la sua guancia a quella della Madre. Ai lati della Vergine si legge l’iscrizione latina M[a]T[e]R D[omi]NI. L’immagine di gusto tardo- gotico si data al XIV secolo. Entrata in uso: tra l’anno 1300 e l’anno 1350 Epifania: Vergine Immagine: Dipinto
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

La chiesa della Madonna di Pozzo Faceto è attestata a partire dal XIV secolo, tuttavia il casale di Santa Maria di Puteo Faceto esisteva già alla fine del XII secolo come si evince da due diplomi di Enrico VI del 1195 e di Costanza del 1197, entrambi inviati a Palmieri, abate di Santo Stefano a Monopoli. Secondo la leggenda il culto si sviluppa in seguito al ritrovamento da parte di alcuni contadini di un affresco della Vergine sulle pareti di una grotta rinvenuta durante i lavori di costruzione di un pozzo la cui ubicazione era stata indicata dalla Vergine in un’apparizione agli stessi contadini. Un primo insediamento rupestre nella località di Pozzo Faceto è attestato intorno al 1000. Nel XIV secolo si sviluppa l’insediamento sub divo, andato distrutto nell’incendio del 1529 durante l’assedio di Monopoli da parte degli Spagnoli contro i Veneziani. Dopo la distruzione, la popolazione del casale si trasferisce a Fasano, lasciando i diritti di proprietà sul santuario al baliaggio di Santo Stefano (Monopoli), il cui stemma venne apposto sul campanile. In Età moderna tutti i venerdì di Marzo di ogni anno. Nel 1806, con la soppressione dell’ordine dei Cavalieri di Malta il santuario viene ceduto all’Università ed alla giurisdizione del clero di Fasano.

72015 Fasano, Province of Brindisi, Italy
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