Madonna di Serra

Bell’edificio in stile barocco piemontese, con pianta a croce latina. I lati più lunghi dell’edificio sono costituiti dalla profonda abside e dalle due cappelle laterali, piuttosto prominenti. Esternamente, sia queste ultime sia l’abside sono in mattoni a vista, mentre la sobria facciata è intonacata. L’edificio è sormontato da un tozzo tiburio di forma ottagonale.Descrizione: Dipinto raffigurante la Madonna con Bambino, vestita di celeste, secondo l’iconografia della Madonna di Vicoforte, commissionata verso la metà dell’800 dalla contessa La Marmora, feudataria di San Paolo e residente in località Ciocchero. Entrata in uso: tra l’anno 1840 e l’anno 1860 Epifania: Madonna Immagine: Dipinto Descrizione: Dipinto della Madonna con Bambino, con la stessa iconografia di quello ottocentesco presente nel santuario. Questo dipinto seicentesco è ispirato alla Madonna di Vicoforte. infatti nei pressi dell’attuale santuario in passato sorgeva un convento di Cistercensi, provenienti da Vicoforte; per questo motivo l’immagine qui venerata è la stessa della Madonna di Vicoforte. Entrata in uso: tra l’anno 1600 e l’anno 1699 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Sulle pareti Note sulla raccolta: In origine si trovavano ex voto del XVIII-XIX secolo; gli ex voto attualmente risultano dispersi. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte
L’unico miracolo tramandato è quello relativo alla distruzione del pilone votivo che diede luogo alla fondazione dell’attuale santuario.
Ancora oralmente si racconta che, sul luogo dove sorge l’attuale edificio, esisteva un pilone in mattoni con sopra dipinta un’immagine della Vergine. Per ignote ragioni, la comunità di San Paolo aveva disposto di farlo abbattere e così fu fatto, ma i buoi che avrebbero dovuto portar via le macerie non vollero muoversi e in ciò fu visto un segno dell’ira divina in seguito al quale si deliberò di costruire il santuario. 1754: edificazione del santuario. / 12 settembre 1954: celebrazione del bicentenario della fondazione. Nel 1950 fu applicata per la prima volta in San Paolo l’indulgenza Toties quoties della Porziuncola (5 e 6 agosto). È probabile che tra XVIII e XIX un sacerdote apposito si occupasse della cura dell’edificio. Attualmente essa spetta al parroco di San Paolo Solbrito, ma la chiesa, più volte oggetto dell’incursione di ladri e vandali, è custodita da una famiglia che abita nella casa di campagna costruita proprio a ridosso della parete laterale destra dell’edificio liturgico.

Via Traversa, 1, 14010 San Paolo Solbrito AT, Italy
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