La chiesa ha pianta rettangolare, copertura a capriate, un’unica navata con un altare sulla parete di sinistra e uno su quella di destra. Nel fondo ha un’ampia tribuna absidale con volta a botte affrescata, così come tutte le pareti. Sul retro c’è la sagrestia ed il campanile a piante quadrata. Annessa alla chiesa è l’abitazione dove, fino al 1940, risiedeva un eremita. ICCD – MNATP, TacchiaDescrizione: Il dipinto raffigura la Vergine a mezza figura, con aureola e corona sulla testa, in atto di porgere il latte al Bambino. E’ opera, forse, di origine quattrocentesca, ridipinta e alterata nel sec. XVII. Vi sarebbero due copie di questo affresco: una a San Marco di Bagno, l’altra nella collegiata di Antrodoco (v. G. Maria di Monte Rotondo, I santuari della Vergine in Sabina, Rieti, 1899, p. 110).L’affresco è collocato sopra l’altare maggiore all’interno di una teca con cornice lignea, a sua volta dentro una cornice di marmo rosa. Nel 1740 in Roma un artista locale, Girolamo Frezza, fece un’incisione su lastra di rame della Madonna di Valbona molto dissimile dall’affresco: nel volto, nelle vesti, nella corona, senza trono. Questa immagine settecentesca è quella che ancora si raffigura nei santini, nei quadri che gli orviniesi tengono a casa e che si bacia al santuario. ICCD – MNATP, Tacchia Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Sacrestia. Note sulla raccolta: Quattro dipinti, tre su legno e uno su tela, risalenti al secolo XVIII, raffiguranti altrettanti miracoli compiuti dalla Madonna. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Altro Conservazione attuale: Sono stati rimossi dal nuovo parroco.
Secondo una tradizione orale, un pastore stava pascolando le capre tra i ruderi di Valbona. Mentre con l’accetta tagliava l’edera attaccata ad una parete per darla alle bestie, vide del sangue sulla lama. Stupito, allargò le foglie e gli si presentò una signora che gli disse: Vai a Orvinio, e dì che mi facciano una chiesa qua. Il pastore titubante rispose: E le capre a chi le lascio? Non ti preoccupare, ci penso io! replicò la donna. Il pastore allora corse a Orvinio ad annunciare il prodigio, e quando tornò con la gente vide le capre inginocchiate davanti ad una pittura della Madonna. L’affresco fu portato ad Orvinio, ma la mattina seguente era scomparso. I bovari, che pascolavano le mandrie nelle macchie intorno, ritrovarono la sacra immagine nel luogo esatto dove fu scoperta dal pastore.Si pensò subito che la Vergine non voleva separarsi da Vallebona ed allora fu deciso di costruire lì il Santuario, collocando la Sacra Immagine nell’altare maggiore. ICCD – MNATP, Tacchia.
02035 Orvinio RI, Italy
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