Maestà dei Cenciarelli

Si riferisce alla costruzione della chiesa.Descrizione: Dipinto su muro risalente al principio del XVIII secolo di autore locale ignoto, che raffigura la Madonna che regge Gesù. Ai lati della Madonna S. Francesco e Sant’ Agnese. Entrata in uso: tra l’anno 1700 e l’anno 1748 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Molti ex voto argentei stavano presso l’immagine miracolosa. Nelle antiche cronache si parla anche di pannolini nei quali veniva messo un po’ dell’intonaco dell’immagine miracolosa. Una volta ottenuto il miracolo il pannolino veniva lasciato sopra l’immagine ( solo il volto dell’immagine rimaneva scoperto). Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria, Altro Conservazione attuale: Due file di piccoli cuori in metallo d’argento sono ai lati dell’immagine miracolosa.
Si possono trovare notizie di miracoli in alcuni manoscritti di Padre Enrico Bondi conservati presso la biblioteca di S. Filippo Neri.
L’attestazione si riferisce all’esistenza dell’affresco in un’edicola eretta nel terreno del Monastero di Santa Agnese. L’abbandono fu causato da una distruzione seguita da sette anni di profanazione. Conservata alla BAP (ms. 1907-memorie ecclesiastiche di Perugia). La storia dell’edificazione intrecciata anche con la leggenda dice che a Giorgio Agostini, falegname delle Clarisse di Sant’Agnese, che aveva in grande venerazione questa sacra immagine, un giorno apparve la Madonna tutta lacera e corrosa. Questa fu la molla che fece scattare l’idea di una sistemazione più degna per l’immagine miracolosa. La Madonna dei Cenciarelli viene anche invocata come Regina delle Grazie Nostra Madre. Secondo le Memorie Ecclesiastiche din Perugia la chiesa nel 1800-1801 subì due gravi furti. Nel primo rubarono tutto, compresi i voti. Nel 1866 con la riedificazione della Chiesa in seguito al crollo, l’immagine fu restaurata dal Ildegrando Benucci e furono apposte sulle teste della Vergine e del Bambino due corone in metallo argentato (una stampa da lastra di rame del principio del 1800 mostra sul capo delle due figure corone differenti). In questi anni fu eretto anche il campanile a vela. Nel 1888 fu costruito un nuovo altare su disegno dell’ing. Alceste Ricci. Altri restauri sono documentati nel 1912, 1953, e 1998 quando fu rifatto il tetto; i danni del tempo e del terremoto sono però ancora ben visibili. 30.9.1754 Indulgenza plenaria concessa da Benedetto XIV e indulgenza di quaranta giorni per chi recita dinanzi alla sacra immagine l’Ave Maria; 16.08.1912 Giovanni Beda Cardinale concede per le anime del Purgatorio dopo la recita di una solenne preghiera. L’edicola con l’immagine fu eretta probabilmente dalle stesse Clarisse in un luogo appartenente al loro Monastero. Alcune diatribe furono placate dal Vescovo perugine sotto cui il territorio si trova. Dal 1953 al 1994 la cura passò ai Padri Silvestrini di S. Fortunato. In un primo momento era il monastero ad avere la cura dell’edicola poi, costruito il santuario vero e proprio, passò al clero secolare della parrocchia di Santa Maria delle Croci di Casamanza. L’atto ufficiale fu compilato solo nel 1821. In questa data infatti in seguito ad una lite con i nuovi proprietari del terreno, tali Torelli che rivendicavano anche la proprietà del Santuario, e così si impossessarono anche delle chiavi finora custodite dai coloni che lavoravano il podere in questione, l’Arcivescovo Carlo Filesio Cittadini affidò le chiavi al parroco di Casamanza in qualità di rettore del seminario. La custodia fu affidata ai discendenti di Giorgio Agostini che fin dall’edificazione del Santuario l’aveva avuta. Fino al 1810 le Clarisse esercitarono i loro diritti sul santuario tramite il colono. Il primo attestato fu Giorgio Agosyini, protagonista dell’edificazione del santuario del 1748. Oggi è considerato santuario del popolo di Dio.

Ponte Rio, 06125 Perugia, Italy
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