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Maria santissima Consolatrix Afflictorum

La cappella, la seconda a destra, è costruita su progetto di Carlo Rainaldi (Roma, 1611-1691). La decorazione fu rinnovata attorno al 1818.Descrizione: L’immagine è settecentesca. La Madonna, che sorregge il Bambino, è incoronata e adorna di gioielli. Entrata in uso: tra l’anno 1781 e l’anno 1781 Immagine: Dipinto
Ubicazione originaria del Santuario: Attorno all’immagine Note sulla raccolta: Dall’ultimo decennio del Settecento fino alla fine dell’Ottocento, la Consolatrix Afflictorum dovette essere oggetto di larga venerazione. Nel 1818 Pio VII delegò al cardinale Di Pietro la vendita di tutti gli ex voto che circondavano l’immagine perché col ricavato fosse arricchita la decorazione della cappella. Nel 1880 la Madonna fu solennemente incoronata dal Capitolo di San Pietro. L’immagine è tutt’oggi adorna di orecchini, collane, braccialetti di perle. Non sono visibili altri ex voto nella cappella. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria
Mancano purtroppo notizie precise sul culto e sui miracoli: l’arciconfraternita perse tutti i suoi beni nel 1890 e, di fatto, cessò di esistere. Inoltre nel 1918 il suo prezioso archivio finì al macero. La chiesa fu affidata nel 1962 ai Silenziosi Operai della Sofferenza e, se formalmente il santuario è ancora attivo, a detta di questi non è attualmente in alcun modo oggetto di pellegrinaggi.
L’immagine della Consolatrix Afflictorum fu posta sull’altare nel 1781 in sostituzione di una Madonna, detta del Rosario, ora conservata nell’oratorio; nel 1789 l’altare fu riconsacrato, e da questo momento la venerazione per questa madonna miracolosa si diffuse rapidamente tra i Romani. Formalmente il santuario è tutt’ora attivo; tuttavia alcuni membri dell’Associazione dei Silenziosi Operai della Sofferenza, cui attualmente è affidata la chiesa del Suffragio, attestano che almeno dal 1962 la Consolatrix Afflictorum non è oggetto di particolare venerazione. La Consolatrix Afflictorum fu portata a Roma dal Messico nel 1773 dal gesuita Ximenes che, avendo trovato asilo con alcuni compagni presso l’oratorio del Suffragio al momento della soppressione della Compagnia di Gesù, volle donare in punto di morte la sacra immagine a questa chiesa con la clausola che vi fosse messa in venerazione. La leggenda vuole però che la Consolatrix giacesse dimenticata per qualche anno in un armadio finché, nel 1781, la Vergine non apparve insistentemente in sogno ad un sacerdote ordinandogli di porre l’immagine su un altare. La Confraternita del Suffragio fu istituita nel 1592, con approvazione di Clemente VIII, allo scopo di suffragare le anime purganti (con il privilegio di liberare un carcerato a vita il Giovedì Santo o il giorno di Ognissanti); nel 1620 fu elevata da Paolo V al rango di arciconfraternita. In relazione a quanto già notato sulla continuità del culto mariano nella chiesa del Suffragio, va tuttavia notato che la venerazione per la Madonna del Suffragio, soppiantata alla fine del Settecento dal culto per la Consolatrix Afflictorum, risale quantomeno all’epoca della consacrazione della chiesa (1575). Dal 1962 la chiesa del Suffragio è affidata all’associazione dei Silenziosi Operai della Sofferenza.

Piazza di Ponte S. Angelo, 00186 Roma, Italy
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