Attualmente la chiesa, incastonata tra gli edifici adiacenti, ha una sobria facciata
principale, ricostruita nel 1968, ad ordine unico abbracciato a tuttaltezza da due
lesene laterali sormontate da capitelli, a segmenti lineari orizzontali che,
slegandosi in cornici per la lunghezza dellintero prospetto, sorreggono il
cornicione di coronamento al centro del quale impostata la croce. La tessitura
della superficie muraria, interamente rivestita di mattoni in cotto disposti in file
orizzontali, si interrompe nel semplice portale di ingresso, inquadrato da una
cornice liscia in pietra bianca, con gli angoli superiori interni impreziositi da due
volute decorative, ed un imponente portone bronzeo del 1975, opera di Ernesto
Lamagna. La parte inferiore del prospetto rivestita da un basso paramento
formato da lastre in pietra bianca, al cui interno sono ricavate, ai lati del portale,
due nicchie in cui risiedono rispettivamente un crocifisso bronzeo ed una
scultura, sempre bronzea, di San Pio da Pietrelcina. Superiormente si apre,
ritagliata nella parte centrale dellordine unico della facciata, la sagoma
polilobata dellocchio del finestrone, dalla cornice piatta, anchessa mistilinea
come lapertura che sottende, in pietra bianca. Il fianco sinistro il meno visibile,
in quanto quasi del tutto nascosto dalle costruzioni adiacenti, come peraltro il
prospetto posteriore, mentre il rimanente fronte destro sul cortile interno,
parzialmente libero ma solo nella parte sommitale, non presenta alcun elemento
architettonico di pregio, allinfuori delle bucature funzionali allilluminazione
dellaula. Linterno, filtrato da un tamburo di ingresso ligneo riccamente
scolpito, sormontato da un armonioso organo antico a quadruplo ordine di canne,
denuncia una pianta che simula una croce latina, in una successione suggestiva di
spazi decorati con stucchi. Nelle pareti della chiesa sono simmetricamente
incavate otto nicchie, ornate da cornici ad arco a pieno centro, di cui due
impostate su altari in marmo policromo, mentre una terza, con allinterno leffige
scolpita della Madonna Addolorata, posta superiormente alla statua lignea del
Sacro Corpo di Ges morto, adagiata anchessa in una teca incassata nella
muratura. Ai lati della zona presbiteriale si aprono i bracci del transetto, costituiti
rispettivamente a sinistra da un suggestivo spazio bipartito in campate, voltate a
crociera, mentre sulla destra, un vasto ambiente con soffitto a voltine e putrelle
intonacate, sormontato da una balaustra lignea scolpita che si affaccia
lateralmente sullaltare maggiore. Sul fondo, infine, lo spazio sopraelevato del
presbiterio culmina visivamente al centro con laltare maggiore, anch’esso in
marmi policromi, in cui serge in nicchia la statua mirabile della titolare, la
Madonna della Libera di Giuseppe d’Onofrio di Casalnuovo, del 1716. Questa,
posta molto in alto e in posizione prospetticamente privilegiata dal punto di vista
percettivo, rappresenta quindi lepisodio architettonico pi rilevante del lezioso
racconto settecentesco dellintera fabbrica, e soprattutto dellultima campata.Allo stato attuale la chiesa si presenta ad aula oblunga con angoli smussati, scandita da tre brevi cappelle per parte, che si innesta su un vano sormontato da cupola, contraffortata da arconi laterali. Di qui si accede all’area presbiteriale, rettangolare e recintata da una balaustra marmorea.
Nella seconda met del XVIII secolo, si procede alla elevazione della navata ed al rifacimento della facciata.
Nel secondo decennio del Novecento si effettua l’ampliamento dell’area presbiteriale.Descrizione: La statua raffigura la Madonna in trono col Bambino, in posa rigidamente frontale. Molteplici interventi di restauro: manto e occhi della Vergine, statuetta del bambino (1830). Appare collegabile alla produzione scultorea messinese della seconda meta’ del XVI secolo. Entrata in uso: nell’anno 1564 Immagine: Statua
Conservazione attuale: Gli ex voto sono in deposito presso la sagrestia, attualmente non accessibile.
XIV (costruzione intero bene)<br><br>La chiesa fu costruita nel XIV secolo e dedicata a Maria Santissima della Libera e San SebastianoNessun evento da segnalare.
Bolla 7 agosto 1858: concessione dell’indulgenza plenaria ai visitatori della chiesa dal 15 Giugno al 15 Luglio di ogni anno.
La confraternita di Santa Maria del Soccorso raccoglie sin dal XVII secolo gli esponenti piu’ illustri del patriziato sanseverese.
via, Via Soccorso, 74, 71016 San Severo FG, Italy
Maria Santissima del Soccorso
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