Maria Santissima delle Grazie

L’edificio, di impianto longitudinale, è a navata unica con presbiterio rialzato ed abside semicircolare. L’interno presenta un soffitto cassettonato e le pareti scandite da arcate a tutto sesto. La facciata, conclusa da un timpano triangolare, risulta tripartita da lesene aggettanti, liscie nell’ordine inferiore e scanalate nel superiore: nel primo esse racchiudono al centro un portale con lunetta ed ai lati nicchie a tutto sesto; nel secondo incassi quadrangolari, di cui il centrale contiene una vetrata circolare. Il campanile è addossato al fianco sinistro, lateralmente all’abside.Descrizione: Sull’altar maggiore è collocata una statua in legno scolpito e dipinto, raffigurante la Madonna delle Grazie: la Vergine è seduta su un trono, in atto di sorreggere Gesù Bambino sul ginocchio sinistro e con le braccia. L’opera, commissionata al napoletano Arcangelo Testa nel gennaio del 1837, fu consegnata a Tresilico nell’ottobre successivo. Entrata in uso: nell’anno 1837 Immagine: Statua Descrizione: L’immagine attuale della Madonna delle Grazie fu preceduta da una statua lignea di analogo soggetto, acquistata nel luglio del 1832, probabilmente per essere portata in processione: nel 1979 essa era ancora conservata ed esposta al culto nell’antico Palazzo Vorluni (LIBERTI, 1979, p.48). Ancor prima, nella chiesetta di Santa Maria del Pilar era venerata un’immagine marmorea della Vergine, opera di uno scultore di scuola gaginiana, attivo tra terzo e quarto decennio del XVI secolo. In seguito al crollo della chiesa di contrada Pileri, la statua fu trasferita nella parrocchiale di Tresilico, ove tuttora si conserva, ma il culto mariano s’interruppe sino al ripristino intorno agli anni Trenta del XIX secolo. Entrata in uso: nell’anno 1832 Immagine: Statua
Ubicazione originaria del Santuario: non è nota Note sulla raccolta: Si conservano un reliquiario della Madonna, in metallo fuso, offerto come ex voto, sul quale è l’iscrizione , otto lamine d’argento sbalzato, raffiguranti il Sacro Cuore e vari reliquiari a pendente, in argento, metallo o legno, databili tra XVIII e XX secolo. Ai precedenti si aggiungono parti anatomiche riprodotte in cera e varie fotografie, risalenti ad anni più recenti. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Oggetti di oreficeria, Protesi vere o rappresentate, Fotografie Conservazione attuale: Attualmente sono conservati in un armadio a vetro, sulla parete destra della sacrestia; gli oggetti di oreficeria si custodiscono in luogo sicuro. Rinvio a pubblicazioni o descrizioni a stampa: Liberti, 1979 p. 70
Gaetano Morizzi, medico e sindaco di Tresilico nel 1819, è l’autore di un manoscritto dal titolo Fiori di grazie sparse a comun profitto dalla Vergine SS. nel Comune di Tresilico…Raccolte da un suo beneficiato sino all’anno 1837 ed esposte in aspetto storico con riflessioni, e note apologetiche…. Nel suo scritto il Morizzi rende noti alcuni miracoli compiuti dalla Madonna delle Grazie, sui quali, però, la Chiesa non si è mai ufficialmente espressa.
Nel 1717, a mezzo chilometro dall’abitato, esisteva una chiesetta dedicata a Santa Maria del Pilar, meta assidua di pellegrini richiamati dall’origine miracolosa del culto (cfr. LIBERTI, 1979, pp. 32-35) e dalle grazie elargite dalla Vergine, la cui immagine marmorea risaliva alla prima metà del XVI secolo. In seguito al terremoto del 1783 l’edificio, ormai in rovina, fu abbandonato, divenendo luogo di sepoltura dei defunti, e la statua della Madonna del Pilar trasferita nella parrocchiale di Santa Caterina a Tresilico. Dopo un periodo di stasi, l’antico culto mariano fu ripristinato con l’affermarsi della devozione a Maria SS. delle Grazie, un’immagine lignea della quale giunse a Tresilico nel luglio del 1832. Si racconta che in un’epoca imprecisata alcuni cittadini di Tresilico, recatisi sulla spiaggia di Gioia Tauro, trovarono sepolta sotto la sabbia la statua marmorea della Madonna del Pilar; sorpresi dall’inconsueto rinvenimento, caricarono l’immagine su un carro trainato da buoi e decisero di trasferirla nel loro paese. Giunti in prossimità di Tresilico incontrarono alcuni abitanti di Oppido, i quali reclamarono per sè il sacro simulacro: al culmine della lite si decise di sciogliere i buoi dal carro e di sostituirli con due giovenchi, ai quali si sarebbe data ampia libertà nella conduzione del mezzo. In tal modo, il carro si arrestò nei pressi di Tresilico, in una contrada poi detta Pileri: in quel luogo si decise di erigere la chiesetta per accogliere l’effigie della Madonna. 1530 ca.: anno di realizzazione della statua in marmo della Madonna del Pilar; 1783: abbandono della chiesetta della Madonna del Pilar, danneggiata dal terremoto, e trasferimento della statua nella parrocchiale di Santa Caterina Vergine e Martire; 1783 ca. – 1832 ca.: interruzione del culto mariano a Tresilico 1832: giunge in paese un’immagine lignea della Madonna delle Grazie e si riaccende la devozione alla Madonna 1837, 30 ottobre: solenne ingresso della nuova statua della Madonna delle Grazie; 1954, 2 luglio: solenne incoronazione della Madonna delle Grazie, presieduta dal vescovo di Oppido mons. Maurizio Raspini; 1958, 2 luglio: la chiesa parrocchiale di Santa Caterina Vergine e Martire è elevata a Santuario e dedicata alla Madonna delle Grazie; 1974: interventi di restauro. Il 3 giugno 1958 con Decreto della Sacra Penitenzeria Apostolica il Santo Padre concesse l’indulgenza plenaria a quanti, confessati, nel giorno della festa della Visitazione di Maria si fossero recati in pellegrinaggio al Santuario e vi avessero pregato ; il 18 giugno 1966 l’indulgenza fu estesa a qualsiasi giorno dell’anno ed il 17 febbraio 1975 si aggiunse, per lucrarla, , l’obbligo di recitare il Padre Nostro ed il Credo. La chiesetta di Santa Maria del Pilar rientrava nella giurisdizione della parrocchia di Santa Caterina Vergine e Martire a Tresilico. In seguito al terremoto del 1783 la chiesetta di Santa Maria del Pilar, ormai diruta, fu abbandonata e la statua della Madonna trasferita nella parrocchiale di Santa Caterina. La cura amministrativa del Santuario pertiene alla diocesi almeno dall’epoca dell’abbandono della chiesetta di Santa Maria del Pilar e del trasferimento del culto mariano nella parrocchiale di Santa Caterina.

89014 Tresilico RC, Italy
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