Maria Santissima di Gibilmanna

Erezione di due campanili lateraliDescrizione: Gli oggetti di culto sono tre: 1) Statua in marmo raffigurante la Vergine con Bambino, opera di Antonello Gagini o della sua scuola, datata 1534. 2) Affresco nella cappella sx rappresentante la Vergine con Bambino, di tipologia bizantina, del sec. XIII. 3) Affresco raffigurante S. Michele Arcangelo, che ricorda un’apparizione verificatasi nella I metà del sec. XVI. Per quanto riguarda le reliquie si conservano il teschio di S. Fortunata e le ossa dei SS. Anna, Crispino, Dionigi, Innocenzo, Pacifico, Alessandro, Ippolito e di altri non specificati. Epifania: Madonna. S. Michele Arcangelo. Immagine: Statua, Dipinto Reliquia: Ossa
Ubicazione originaria del Santuario: Non nota. si può congetturare intorno alle immagini ed alla statua della Vergine col Bambino. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria, Protesi vere o rappresentate Conservazione attuale: Museo annesso al Santuario Rinvio a pubblicazioni o descrizioni a stampa: Cenni nelle opere di carattere generale sul Santuario (v. Bibliografia).

Una tradizione attendibile ma non comprovabile attraverso documenti parla di una preesistente chiesa benedettina. Potrebbero essere determinanti rilievi sull’attuale edificio che ingloberebbe parte della chiesa primitiva. Più a valle è attestata una presenza benedettina, ma la dedicazione a S. Biagio pone di fronte ad una complessa realtà di compresenza con il monachesimo basiliano, e in generale con persistenti influssi culturali e religiosi bizantini sulla diocesi cefaludese ancora nel Basso Medioevo. La fondazione del Santuario primigenio è attribuita a S. gregorio Magno. Elezione da parte di Pio XII di Maria SS. di Gibilmanna a patrona di Cefalu’ (3 dic. 1954); attuale offerta dell’olio per la lampada della Madonna compiuta a turno dai centri limitrofi delle Madonie. Bolla di Alessandro III del 25/04/1178. Nell’ottobre 1228 il vescovo di Cefalu’, Alduino II, in considerazione dell’abbandono in cui versava il Sant., già noto per i miracoli operativi per intercessione della Vergine, lo costituiva in priorato e lo affidava al neoeletto canonico cefaludese Giovanni Alliata. Esercitato dalla famiglia Alliata dopo il conferimento a Giovanni del canonicato e del priorato di S. Maria di Gibilmanna.

Contrada Valle Grande, Frazione di Gibilmanna, 90015 Cefalù, PA, Italy