Natività di Maria

era annesso alla chiesa un cimitero (1782) che venne chiuso intorno alla metà del nostro secoloDescrizione: Vi è discrepanza nelle fonti bibliografiche a proposito dell’oggetto di culto: per Corradini (Un culto di età moderna: la Madonna della Rosa di Correggio, “Ravennatensia” 1983) si è sempre trattato dello stesso altorilievo traslato dalla cappella al santuario; mentre il Lindner (I santuari mariani di Reggio, RE 1972) indica una sostituzione dell’originario dipinto con un bassorilievo in cotto del XV secolo. Immagine: Altro Descrizione: dipinto di Madonna con Bambino del XV sec. Immagine: Dipinto
Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria Rinvio a pubblicazioni o descrizioni a stampa: Inventario delle suppellettili conservate nella Chiesa della Madonna della Rosa, 1935 (dattiloscritto conservato presso Archivio di Economato del Comune di Reggio)
Non sono vere e proprie raccolte, ma esistono alcuni processi per verificare la veridicità di alcuni miracoli, come nel caso del bambino annegato che riprende vita alle preghiere dei genitori invocanti la Madonna. Cf. “Relazione di Girolamo Augustoni, giureconsulto correggese e consigliere di giustizia del Duca di mantova, per comprovare il miracolo del bambino resuscitato per invocazione della B.V., di cui si venera una sacra immagine nei sobborghi della città di Correggio”, Modena 1628.
Prima della costruzione del Santuario, eretto nel 1625, il dipinto della Madonna, attorno a cui si è sviluppato il culto, si trovava in una cappella dell’Ospedale dei poveri. Demolito l’Ospedale nel XV secolo, passò nel convento del Corpus Domini, dalla cui distruzione nel 1557, si conservò solo la cappella di Sant’ Orsola con l’immagine sacra. Non si tratta di una leggenda: la fondazione del santuario nel 1625 – come dimostra l’articolo di Corradini – si inscrive in un disegno politico del principe di Correggio. BIBLIOGRAFIA – Oltre ai testi specificamente dedicati a questo luogo di culto si rinvia ad alcuni repertori significativi che presentano sezioni relative al santuario. – ARTICOLO IN MISCELLANEA – Pezzoli Stefano, ‘Repertorio generale dei Santuari in Emilia Romagna’, in Arte e Santuari in Emilia Romagna 1987, pp. 179 – 239. (Per la diocesi di Reggio Emilia sono descritti i seguenti santuari: Beata Vergine della Battaglia [p.196]; Madonna della Pietà di Bismantova [p.194] ; Beata Vergine di Campiano [p.194] ; Madonna del Carrobbio [p.194] ; S. Francesco in Rocca [p. 203-204] ; Madonna delle Formiche [p.197] ; Beata Vergine della Fossetta [p.195] ; Madonna del Gazzo [p.194] ; Beata Vergine della Ghiara [p.196-7] ; San Girolamo [p.197] ; Beata Vergine di Lourdes [p.194] ; Beata Vergine della Natività [p. 203-204] ; Madonna della Neve [p.197] ; Beata Vergine dell’Olmo [p.195] ; Beata Vergine della Pace [p.194] ;Madonna Pellegrina [p.194] ; Beata Vergine della Porta [p.195] ; Madonna di S.Siro [p.197] ; Natività di Maria o Madonna della Rosa [p.194-195]; Beata Vergine dello Spino [p.197] ; Madonna della Tosse [p.197] ; Madonna della Mercede [p.196] – – LIBRO – Lindner C., I santuari mariani di Reggio, Ed. Bizzocchi, Reggio E. 1972, pp. 84. (Sono descritti i seguenti santuari della diocesi di Reggio Emilia: Beata Vergine della Ghiara (pp. 11-21), Madonna della Pietà di Bismantova, Beata Vergine di Campiano (pp. 33-39), Beata Vergine della Fossetta (pp. 41-47), Beata Vergine dell’Olmo (pp. 49-57), Beata Vergine della Porta (pp. 59-67), Beata Vergine della Battaglia, Natività di Maria o Madonna della Rosa, Madonna del Gazzo (pp. 69-83) – – LIBRO – Testimonianze di culto mariano nella diocesi di Reggio – Guastalla, Ed. Bizzocchi, Reggio E., 1988, pp. 76 (Santuari ai quali si fa riferimento nel testo: Beata Vergine della Battaglia [p.52]; Madonna della Pietà di Bismantova [p.35-37] ; Beata Vergine di Campiano [p.33-35] ; Madonna del Carrobbio [p.32] ; Madonna delle Formiche [p.63] ; Beata Vergine della Fossetta [p.49-50] ; Madonna del Gazzo [p.39-40] ; Beata Vergine della Ghiara [p.11-13] ; Beata Vergine di Lourdes [p.24] ; Beata Vergine della Natività [p. 67] ; Madonna della Neve [p.62-63] ; Beata Vergine dell’Olmo [p.46-48] ; Beata Vergine della Pace [p.38] ;Madonna Pellegrina [p.28] ; Beata Vergine della Porta [p.43-45] ; Madonna di S.Siro [p.64-65] ; Natività di Maria o Madonna della Rosa [p.41-42]; Beata Vergine dello Spino [p.55-56] ; Madonna della Tosse [p.60-61] ; Madonna della Mercede [p.52]. Il principe Siro di Correggio eresse per sè e per la sua corte la chiesa votiva della Madonna della Rosa (Natività). Entrata in vigore nel sec. XVII. Il patronato della famiglia Cybo Gonzaga entrò in vigore nel sec. XVIII, in seguito il dato relativo al patronato non è disponibile.

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