Ubicazione originaria del Santuario: Gli ex-voto presenti nella chiesa rurale di Nostra Signora del Monte sono piccoli oggetti d’oro (braccialetti, catenine ecc.), quadri e biglietti che i devoti mettevano, e mettono tuttora, accanto alla statua della Madonna di Bonaria, che si trova all’interno della nicchia inferiore, posta più in basso e perciò in una posizione più accessibile per i devoti. Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria, Oggetti vari Conservazione attuale: Gli scritti (fogli e piccoli bigliettini) sono conservati dal parroco della chiesa di San Giuseppe Don Pasquale Finà; gli oggetti d’oro sono invece conservati nella cassetta di sicurezza del Comitato.
Questa datazione è proposta nel testo Le chiese nel verde, a cura di Manlio Brigaglia, nel Repertorio curato da S. Pirisinu. Su questa chiesa rurale si narrano molte storie popolari, anche per questo motivo è meta di raccoglimento e di preghiera. La leggenda più diffusa narra che la chiesa sarebbe sorta in seguito ad un voto fatto dal capitano di una nave coinvolta in una tremenda tempesta: questo, trovandosi in difficoltà, fece la solenne promessa di realizzare una chiesa in onore della Madonna di Bonaria, se fosse uscito incolume da quella drammatica situazione. E così fu. La chiesa è gestita da un Comitato ecclesiastico di antica costituzione. Ultimamente questo Comitato si è dato uno statuto e ha provveduto alla nomina di un presidente, un vice presidente ed un cassiere. Il Comitato si occupa della realizzazione di tutti gli eventi che riguardano la chiesa; si occupa dei preparativi per la realizzazione della festa campestre; nelle sue casse sono conservati anche gli ex-voto.
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