Tipologia degli ex voto: Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria, Altro
Nel 1657, durante l’epidemia di peste, un miracoloso prodigio (v. scheda 22) di una immagine originariamente collocata nel chiostro del monastero della chiesa di S. Maria della Costa provoca l’affermarsi della devozione per l’immagine stessa. Nel periodo tra il 1799 e il 1800 la chiesa fu chiusa in seguito alle soppressioni degli Ordini Religiosi, subendo molti furti e saccheggi. Venne riaperta il 08/01/1800 quando la Commissione di Governo autorizzò la celebrazione della S. Messa nei giorni festivi. Durante la pestilenza del 1657 si utilizzò la chiesa di S. Maria della Costa come pubblico ospedale, ospitandovi numerosi malati. Uno di quei giorni un’immagine della Vergine situata nel chiostro del monastero prodigiosamente ordinò ad un padre gerolamino che la collocasse nella chiesa ove erano gli appestati; così facendo nessuno di loro sarebbe morto e anzi sarebbero guariti. L’immagine fu così collocata su un pilastro nella chiesa e miracolosamente gli ammalati guarirono: la notizia e il culto alla sacra immagine si diffusero rapidamente. La chiesa fu consacrata il 29/09/1516 dal vescovo di Sebaste Domenico Corvara e fu dedicata alla Vergine Annunziata. In seguito al Concordato tra Chiesa e Repubblica Democratica Ligure (26/06/1801) la chiesa della Costa fu classificata chiesa di soccorso [ossia succursale] della parrocchia di S. Giovanni Battista per cui l’amministrazione fu assunta dalla Fabbriceria Parrocchiale fino al 1955 quando fu eretta in parrocchia. Nel maggio 1811 Alessandro Manzoni visitò la chiesa e fu ospite dell’abate Eustachio Degola. Nel 1819 la Fabbriceria vendette quattro quadri per urgenti restauri (S. Nicola, Deposizione dalla Croce, Visita dei Magi e S. Girolamo; non si conosce l’attribuzione delle singole opere tuttavia una era opera di Luca Jacobsz [1490-1533, probabilmente il S. Nicola], una di Giulio Pippi Romano [1492-1596] e due di Perin del Vaga [1497-1547]. Nel 1905 fu iscritto nell’elenco dei monumenti nazionali. 10/09/1898: Leone XIII concesse per 7 anni l’indulgenza plenaria da lucrarsi nell’ottava di N. S. del Pilastro. L’indulgenza fu in seguito sempre rinnovata. La cura spirituale fu prerogativa dei Religiosi della Congregazione della Passione negli anni dal 1901 al 1902 e dal 1920 al 1931. Negli altri periodi e dal 1931 ad oggi officia il clero secolare.
Sestri Ponente, Genova, Italy