Nostra Signora del Santissimo Nome di Maria

Al 1838 risale una proposta di ampliamento e aggiunta di due navate, con lavori che effettivamente cominciarono nel 1847 e terminarono nel ’48. La costruzione del campanile (più basso di quello attuale) avvenne tra il 1850 e il ’55. Tra il 1889 e il 1892 la chiesa fu ampliata con l’aggiunta del coro e della sacrestia e sopraelevazione della volta della navata centrale. Nel 1907 si innalzò il campanile attuale e si fecero altri lavori che terminarono nel 1908. Negli anni 1926-7 il fronte della chiesa venne spostato verso la piazza, con la creazione dei portici.Descrizione: Statua marmorea di dimensioni modeste rappresentante la Madonna con il Bambino. Entrata in uso: tra l’anno 1633 e l’anno 1638 Immagine: Statua
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile

La cappella, assente in documenti del 1526 e 1577, compare per la prima volta in atti del 1633 e del 1638 come Cappella della Madonna sopra i Giovi, chiesa della Parrocchia di Masone in cui è celebrata messa. Seguono altre citazioni nel 1640 e 1652, in occasione di due visite pastorali. Tuttavia diviene santuario vero e proprio soltanto a partire dal 1656-7, durante l’epidemia di peste che imperversava nella zona. La tradizione orale parla di un’apparizione della Vergine a una donna (proveniente dalla zona di Voltri allora colpita da un’epidemia di peste) sulla strada della Canellona. La Madonna avrebbe detto Fermati, o donna, poiché io voglio salvo il popolo di Masone e la donna sarebbe tornata sui suoi passi per morire poco dopo. I masonesi allora avrebbero costruito, nel punto in cui la donna intese la voce misteriosa, un pilone con nicchia, ponendovi una piccola statua in marmo della Madonna col Bambino. Sito in prossimità del valico di Favin, nel luogo chiamato Madunin, sulla Canellona, che dopo la costruzione della strada del Turchino (1845-72) cadde in disuso, il pilone andò in rovina. Un uomo avrebbe preso con sé la statua, che poi venne riportata nella cascina di Mustasci, prima nell’interno della casa e poi in una nicchia sul fronte esterno, per poi essere portata in chiesa. 1854: domenica successiva al 2 luglio (Santa Elisabetta), solenne processione per la fine dell’epidemia di colera che aveva causato numerose vittime in paese. / 1857: secondo centenario della preservazione di Masone dalla peste. / 1907: solenni celebrazioni per il duecento cinquantesimo anniversario del santuario. / 1957: terzo centenario della fondazione del santuario della Cappelletta con incoronazione della statua della Vergine. /1946: il vecchio altare viene sostituito con quello attuale in marmo. / 1950: Via Crucis in ceramica del 1950. / Seconda metà del Novecento: ulteriore sopraelevazione del campanile e all’interno della chiesa: nuovo pavimento, nuovo altare, apertura di due arcate ai lati dell’altare, riassetto delle pareti e della volta.

Via S. Pietro, 16010 Masone GE, Italy
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