Nostra Signora della Provvidenza in S.Torpete

La chiesa di S.Torpete, nella sua struttura attuale, risale agli anni 1730-1733. E’ ad aula unica a pianta ellittica, con esedre laterali e presbiterio absidato. Per altre notizie sulla chiesa v. scheda 24.Descrizione: Statua della Vergine (anteriore al 1810). Rimase in S.Torpete dal 1812 circa al 1854. Dal 1854 fu conservata nella casa del viceparroco di S.Torpete. Immagine: Statua Descrizione: Madonna della Provvidenza (G.B. Drago, 1854); è collocata sull’altare maggiore. Entrata in uso: nell’anno 1854 Immagine: Statua
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile
Alcuni miracoli sono descritti da Angelo e Marcello Remondini, I Santuari e le immagini… (v. bibl.), pp.369-372.
Soppresso nel 1810 il monastero di N.S. della Misericordia sotto la regola di S.Brigida, una parte delle suore si ritirarono nel convento dell’Incarnazione portando con sè l’immagine della Madonna venerata sotto il titolo di Immacolata e la diedero da custodire a tal Rosa Reggio Bracelli, sperando di poterla nuovamente collocare nel loro monastero al loro ritorno. In realtà non poterono più tornarvi e così la donarono alla chiesa di S.Torpete perché l’immagine non fosse ulteriormente priva di culto (1812 o anni immediatamente successivi). Nicolò Gandolfo, Rettore della chiesa, le dette il titolo di Madre della Divina Provvidenza. Fu collocata dapprima su un’altare laterale e, dal 1818, anno in cui incrementò la devozione, sull’altare maggiore. Il culto all’immagine incrementò notevolmente nel 1818 quando sarebbero avvenuti alcuni miracoli: il 6/1/1818 la statua, portata nella casa di suor Maria Vittoria Giorni, che era gravemente malata, avrebbe iniziato a piangere: la Giorni interpretò il fatto come se la Vergine volesse qualcosa da lei e così le promise che, se fosse guarita, avrebbe fondato una scuola di carità: così effettivamente avvenne. Riportata la statua nella chiesa, il sacerdote Gandolfo decise di non toglierla più dalla chiesa e di celebrare in maniera più solenne la festa. Un altro episodio è il seguente: uno dei patroni della chiesa, gravemente malato, volle che l’immagine alla quale era devoto fosse collocata sull’altare maggiore; l’uomo sarebbe guarito e da quell’anno l’effigie non fu più tolta da quell’altare. La chiesa di S.Torpete fu eretta nell’XI-XII sec. probabilmente da mercanti pisani; in seguito essi la cedettero ai nobili Della Volta che ne ottennero il giuspatronato nel 1180 e nello stesso anno la fecero consacrare dall’Arcivescovo di Genova, Ugone Della Volta. Ne divenenro ufficialmente parrocchiani con Breve di Leone X del 9/8/1516. Fu loro oratorio privato e, dal 1539, parrocchia gentilizia dell’ Albergo dei Cattaneo. Nel bombardamento navale francese del 1684 l’edificio subì gravi danni e dovette essere atterrato. Fu ricostruito, per iniziativa di Cesare Cattaneo, tra il 1730 e il 1733 (il 23/11/1733 fu riaperta al culto) su progetto dell’architetto Gio Antonio Ricca di Oneglia, figlio di Giacomo. Fu intitolata all’Immacolata e a S.Torpete. La nuova facciata fu ricostruita nel 1854. Nel 1887 soggiornò e celebrò per parecchi giorni in S.Torpete mons. Giuseppe Sarto, Vescovo di Mantova, futuro Papa Pio X. La chiesa di S.Torpete è sottoposta al giuspatronato dei Della Volta dal 1180, confluiti nell’Albergo dei Cattaneo nel 1308; è tuttora sottoposta al giuspatronato dei Cattaneo.

Genoa, Italy
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