Nostra Signora dell`Agostina

La chiesa attuale (m. 25×13) fu eretta nel 1701: è a due campate rettangolari, voltate a crociera, con apertura di due esedre nei fianchi; presbiterio rettangolare con cupola e abside.Descrizione: Madonna col Bambino (inizi XVI sec.; olio su tavola, cm. 23×17). Per progetterlo dai furti è stato collocato nella casa del parroco di Valdipino. Entrata in uso: nell’anno 1531 Immagine: Dipinto Descrizione: Anche l’albero su cui fu trovata l’immagine divenne a sua volta oggetto di devozione e fu cinto da un muro di protezione; la tradizione vuole che, sino a poco tempo fa, si potesse ammirare il vecchio tronco sul secondo altare a destra. Entrata in uso: nell’anno 1531 Luogo: Albero
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile Note sulla raccolta: In prevalenza marinari; un tempo numerosi, nel corso dei secoli sono stati in larga parte rubati. Tipologia degli ex voto: Tavolette o lamine con iscrizioni, Tavolette dipinte, Oggetti di oreficeria, Altro

Il 10/5/1531 avvenne l’episodio miracoloso (v. scheda 22). Si tramanda che il 10 maggio 1531 una contadina, Agostina Masaschi, attrata da un improvviso bagliore, si recò in un castagneto di sua proprietà; giunta sul luogo rinvenne tra le fronde di un castagno un quadretto della Madonna. Diffusasi la notizia, molta gente iniziò ad accorrere sul luogo. Riposta altrove, il giorno seguente il piccolo dipinto miracolosamente ritornò sul luogo del ritrovamento. Il fatto fu interpretato come volontà della Vergine che vi si costruisse una cappella. Per Antonio Pitto alla fanciulla apparve la Vergine, che le additò e porse il quadretto miracoloso. Sin dalla fine del XVI sec. molti furono i legati e le donazioni a favore del Santuario, testimonianza di una crescente importanza. La zona subì le scorrerie delle truppe austro-sarde nel 1746: allora la popolazione di Valdipino e Casella chiese aiuto e protezione alla Vergine perché allontanasse quei militari. Respinti i devastatori fu celebrata una solenne festa, tramandataci nei particolari dai libri dell’amministrazione del Santuario. 25/5/1784: Pio VI concesse indulgenza plenaria a tutti coloro che, con le dovute disposizioni, avessero visitato la chiesa la vigilia dell’Ascensione di Nostro Signore. Nel 1627 il Vescovo di Sarzana concesse il giuspatronato alla popolazione di Valdipino (in Atti della Cancelleria Vescovile, 1627). Con atto rogato dal notaio Rollano Pellegro il 4/8/1607, il parroco di Santo Stefano in Pannesi, Maria Giovanni Masaschi, cedeva ai Priori dell’Oratorio di S.Michele di Valdipino il giuspatronato che la Masaschi donò alla chiesa e il borgo circostante. Con Bolla del 9/4/1532 ad Agostina Masaschi fu riservato il Giuspatronato sopra la chiesa.

La Spezia, Province of La Spezia, Italy
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