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Nostra Signora d`Itria

Edificio realizzato seguendo sistemi costruttivi classici. La chiesa fu edificata ex novo con blocchi di granito lavorati e posti a vista. Rispetto alla struttura che lo precedette l’edificio possiede pianta regolare e dimensioni maggiori.Descrizione: Si tratta di un gruppo d’altare costituito dal simulacro della Vergine che tiene in braccio il Bambin Gesù e da altre due figure di dubbia identificazione, comunque laiche, che si rivolgono alla Madonna in atteggiamento di supplica e timore. Immagine: Statua
Raccolta di ex voto: Dato non disponibile Ubicazione originaria del Santuario: Gli oggetti erano custoditi dal priore e adornavano il simulacro della Vergine in occasione della novena e della festa. Note sulla raccolta: La mancanza di dati cronologici è la conseguenza dell’impossibilità di visionare direttamente il materiale. Tipologia degli ex voto: Oggetti di oreficeria Conservazione attuale: Durante il corso dell’anno gli oggetti sono custoditi in parrocchia, mentre nel periodo dei festeggiamenti sono posti sulla statua della Madonna.
I testi consultati non hanno fornito alcuna notizia a riguardo, così come esito negativo ha dato un’indagine da me compiuta presso la popolazione locale e il parroco. La presenza di ex-voto dimostra però l’ottenimento di grazie.
L’attestazione più antica dell’esistenza del santuario è la data del 1543 incisa su una campana. Ma lo studio delle modalità costruttive del primitivo edificio autorizzano l’ipotesi di una retrodatazione all’epoca bizantina o medioevale. Le ricerche da me condotte sull’argomento, (consultazione di studi specifici e indagine sul campo), non hanno fornito alcuna notizia. 1543: prima attestazione storica dell’esistenza del santuario; 1897-1903: abbattimento della vecchia struttura e edificazione della nuova; 1904: consacrazione del nuovo santuario; 1999-2000: concessione dell’indulgenza giubilare. Indulgenza giubilare concessa recentemente in occasione della celebrazione del Giubileo. La data indicata è relativa al riscontro documentario più remoto circa l’esistenza del santuario. La cura spirituale del santuario è stata sempre espletata dal titolare della parrocchiale. Si tratta di un priorato, documentato già nel ‘500 grazie all’iscrizione della vecchia campana. L’istituto, attivo anche nei secoli seguenti, si occupava della cura materiale del santuario: amministrare i beni e provvedere ai festeggiamenti. Attualmente la cura materiale del santuario è affidata a un comitato di cittadini gavoesi.

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