Oratorio di Rugiano

L’ oratorio fu ingrandito e la nuova chiesa consacrata nel 1724. All’epoca era cambiata anche la tipologia architettonica, poiché il fabbricato risultava composto da chiesa, loggiato, campanile e stanze per accogliere i pellegrini. Il corpo centrale della chiesa risale al 1712, la pianta è a croce latina con tre altari e quattro confessionali. La facciata è rivolta ad ovest. Nella crociera sopra l’altare maggiore è stata costruita una cupola. L’abside è semicircolare e lì sono locati il coro e la sacrestia. Il loggiato antistante è a cinque arcate, di cui due laterali ed è preceduto da una scalinata. Fu costruito nel 1750 dal pievano Francesco Mariia di Castiglioni grazie alle offerte dei popoli vicini e della nobile famiglia Ginori. Il campanile, accanto all’abside, è a pianta quadrata. Lungo la parete sinistra della chiesa si trovano numerose stanze per accogliere i pellegrini e le Compagnie. La chiesa fu restaurata nel 1924, nel 1940 e dopo la seconda guerra mondiale perché gravemente danneggiata.Descrizione: L’immagine attualmente venerata non è quella originale. Si tratta di una tela di piccole dimensioni dove è stata raffigurata la Madonna con il Bambino sulle ginocchia. Fu restaurata nel 1924 su commissione del marchese Ridolfo Peruzzi De Medici. E’ di autore ignoto e non datata. Immagine: Dipinto
Raccolta di ex voto: No

In quell’occasione fu ricordato come oratorio di Santa Maria a Rugiano dal visitatore apostolico. Le origini del santuario sono sicuramente precedenti a quella data, ma non documentate. La chiesa fu consacrata soltanto nel 1724. Secondo una tardiva tradizione della leggenda di fondazione, trasmessaci dal Pievano di Rata don Antonio Filippo Burberi nel 1690, un contadino era intento ad arare, quando i suoi buoi si inginocchiarono sul terreno e si rifiutarono di spostarsi. Scavando in quel punto il contadino trovò un’immagine di Maria, che portò al vicino tabernacolo del Terminone . Il popolo accorse e trasportò l’immagine nell’oratorio della Compagnia di Turicchi. Tuttavia il giorno seguente, quando il sacerdote si recò a officiare nell’oratorio confraternale, non trovò più l’immagine. Essa fu ritrovata presso il tabernacolo del Terminone, così i fedeli capirono che avrebbero dovuto costruire una chiesa in quel luogo. Il complesso attualmente è in stato di degrado e necessita un restauro. Questa scheda è stata compilata da Anna Vallaro. I vescovi di Fiesole sono stati Conti di Turicchi nonostante la soppressione del 1749, quando Francesco II di Lorena soppresse tutti i feudi ancora esistenti in Toscana. Dopo la parentesi dell’occupazione francese i vescovi di Fiesole tornarono a usare il titolo di Conti di Turicchi fino al 1948. Con decreto vescovile del 27 settembre 1710 (mons. Panciatichi) la cura dell’oratorio passò al pievano di Castiglioni. La cura dell’oratorio perteneva al parroco della parrocchia di San Pietro a Turicchi.

50068 Rufina FI, Italy
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